Starita a Firenze, recensione: l’esperienza napoletana godereccia, nella via sbagliata

Recensione della Pizzeria Starita a Firenze, icona della pizza napoletana in via San Gallo. Il menu, i prezzi, come si mangia e come si sta secondo la nostra opinione.

Starita a Firenze, recensione: l’esperienza napoletana godereccia, nella via sbagliata

Da Materdei al resto del mondo. Quello degli Starita è uno dei nomi più pesanti nel panorama globale della pizza. Un business di famiglia, che ha portato questa storica pizzeria napoletana ad aprire locali in tutta Italia e anche ben oltre i confini del nostro Paese. A Firenze, per esempio, è arrivato nel 2021: sono stato a provarlo e vi racconto com’è andata.

L’ambiente

Siamo in via S.Gallo 2r, in una via frequentata da fiorentini e turisti, ma non abbastanza – lo diciamo subito chiaramente – da risaltare il blasone dell’insegna che questa pizzeria si porta dietro. Un vero peccato, che aiuta però a spiegare il motivo principale della partenza a rilento della prima apertura toscana di Starita. Anche perché, non appena varcata la soglia del ristorante, i suoi spazi veraci e colorati (seppur un po’ angusti) ti fanno subito sentire accolto, trasportandoti concettualmente dalla vicina Piazza San Lorenzo fino appunto a Materdei, il rione napoletano dove tutto è iniziato nel lontano 1901.

Il menu

Menu

Dieci antipasti (“Per iniziare”) più quattro “Specialità Starita”. Quindici pizze classiche (“Le classiche”) più sedici gourmet (“Le Sfiziose”) e quattro pizze fritte (“Le Fritte”). “Abbondanza” è senza dubbio la parola chiave per descrivere il menu di Starita, un menu ulteriormente farcito con quatto “Insalate Scomposte”, che abbinano crostini di pizza cotti nel forno a legna a insalate, pomodori, mozzarella, salumi e altri prodotti stagionali o meno. Tutto questo, servito in modo preciso ma sempre con toni informali e amichevoli.

I fritti

Starita

Ho deciso di fare un’eccezione e dedicare ai fritti una sezione speciale, perché insieme alla pizza questa è un’arte in cui la famiglia Starita si è sempre distinta: fra Angioletti (bastoncini di pizza fritti con rucola e pomodoro datterino), Fraticelli (calzoncini fritti ripieni di Provolone del Monaco DOP), Genovesine (pizzetta fritta con genovese napoletana e pecorino romano), Montanarine, Frittatine di pasta, Arancini di riso e Crocchè di Patate, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Fritti giustamente unti e croccanti. Niente da aggiungere, se non complimenti.

Le pizze

Starita

Una volta aperto lo stomaco, ecco il piatto forte. Le pizze proposte sono tante, forse troppe, e lasciarsi guidare è sicuramente un’ottima idea per non perdere tempo eccessivo. Impossibile non ordinare una Marinara Starita, che agli ingredienti della versione classica (passata di pomodoro, aglio, origano, basilico) aggiunge pomodoro datterino. L’impasto è goloso, copiosamente unto, ma digeribile e lontano dallo stereotipo delle pizze napoletane gommose. Non troppo sottile, con un cornicione non esageratamente gonfio, la pizza di Starita viene guarnita con generosità. Lo si vede bene, benissimo, anche nella Margherita, con passata di pomodoro, fiordilatte campano e basilico. Un autentico Manifesto che ispira il celebre motto del ristorante: “Non è margherita, è Starita!”.

Un altro grande classico è rappresentato dalla Montanara Starita, ensemble di tecnica e gusto caratterizzato da una doppia cottura (base fritta e poi ripassata al forno) e condito con ragù napoletano, provola affumicata, Pecorino Romano DOP e basilico. Molto interessante pure il Ripieno Starita, ripieno tondo con ricotta, fiordilatte campano, salame Vesuvio, pepe nero e, a copertura, passata di pomodoro, fiordilatte campano, prosciutto cotto, funghi champignon, Pecorino Romano DOP e basilico. Parentesi, forse scontata: come in tutti gli altri Starita, anche qui tutte le pizze sono condite con olio EVO e Pecorino Romano DOP con l’obiettivo (non sempre compreso o apprezzato) di dare una spinta in più di sapore, personalità e sapidità.

I dessert

A concludere quello che sembra più un percorso di degustazione che il classico pizza&birra del sabato sera (a proposito, per accompagnare la pizza io ho scelto la birra KBirr, la prima artigianale napoletana, non filtrata e non pastorizzata, con cui Starita porta avanti ormai da tempo una proficua collaborazione) una piccola serie di dolci tipici partenopei, fra i quali spiccano per distacco gli sfiziosi Angioletti dolci alla Nutella o con crema di pistacchio artigianale, così come la tradizionale Pastiera. Quest’ultima non è stata la migliore che ho mangiato durante la mia vita, ma comunque una delle più buone per impasto, amalgama ed equilibrio complessivo degli ingredienti. La ciliegina, orgogliosamente napoletana, di una cena un po’ pesante (che si apre e si chiude col fritto), però godereccia in ogni sua componente.

Opinione

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Aperto ormai dal 2021, Starita non è ancora riuscito (chissà se ci riuscirà mai…) a spostare “Maometto” dalla montagna. Non facile, quando si tratta di fiorentini e di ristorazione. La sua esperienza autenticamente napoletana, anche se a tratti standardizzata per seguire il copione degli altri Starita d’Italia e del mondo, vale però davvero la pena. E le sue pizze, almeno a me, hanno messo voglia di tornarci. Sono convinto che, se avesse aperto fin da subito in una zona più frequentata e visibile della città, Starita avrebbe trovato in fretta posto sull’Olimpo della pizza fiorentina, inserendosi meglio nel contesto locale senza correre il rischio di fare ciò che non è riuscito a fare anche un altro grande marchio napoletano della pizza: Antica Pizzeria da Michele.

PRO

  • La proposta eterogenea di pizze, la qualità dei fritti, l'identità radicata

CONTRO

  • La via nascosta che non rende omaggio all'insegna, la location non particolarmente attrattiva
VOTO DISSAPORE: 7 / 10
Voto utenti
Starita Firenze
Starita Firenze
Pizzeria Starita Firenze, Via San Gallo, 2r, 50129 Firenze, FI, Italia
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