Alternative, le nostre, a “un Calippo e ‘na bira”

Romina e Debora, le 14enni di Ostia diventate famose per l’intervista sottotitolata di Sky Tg24, oggi sono in prima pagina sul Tempo.

La prima volta che le ho viste qualcuno ha detto che non sarebbero mai state famose. Ho annuito con convinzione, sono terribilmente borgatare ma non serve la sceneggiatura dei Cesaroni per sapere che a Roma di gggente che parla così ce n’è una tombola.

La prima volta che le ho viste nessuno ha intuito che sarebbero divenute un fenomeno virale, non dicevano nulla di riprovevole solo che lo dicevano in modo colorito. Sai quanti ce n’è dalle mie parti che non sanno di essere fenomeni virali!

Certo, la prima volta che le ho viste tutti abbiamo fatto dello spirito sulle cose che avrebbe scritto Repubblica, la decandenza, l’era vulgaris, il berlusconismo sfrenato. Ma perché mai il tormentone dell’estate? Oppure: le porte del mondo dello spettacolo che si aprono?

Ma più che altro, la prima volta che le ho viste ho pensato come reagisco io quando in spiaggia sto a’ffà aa colla. Passi aa doccetta, d’obbligo al Faber Beach di Ostia come in ogni altro “bagno” d’Italia, ma a prendere “un calippo e ‘na bira” manco ci penso. Se coattismo dev’essere io “reagisco al caldo” con caffè scekerato e grattachecca alla menta.

E voi? Qual è la vostra versione di “un calippo e ‘na bira”?