Identità Golose 2011 | La prima giornata in diretta

La prima giornata di Identità Golose 2011, congresso italiano della cucina d’autore, raccontata attraverso il telefonino. Aggiornate spesso il vostro browser.
Ore 11:30 | Il Frecciarossa numero 9506 partito da Termini alle 7.15 e diretto a Milano è pieno di personaggi noti del pianeta cibo. Mentre la neve prova ad impedirci di raggiungere Milano, io e il fotografo Pippo Onorati abbiamo fatto un giro tra i vagoni per fotografare i protagonisti del singolare treno gourmet. Anche perché c’è poco altro da fare. Voci certe dalla sede di Identità assicurano che lì il movimento è iniziato, senza di noi.

Antonello Colonna, chef dell’Open Colonna e Roy Caceres chef del Metamorfosi, entrambi locali di Roma.

Il macellaio-rockstar Roberto Liberati di Roma, e Simone Bonini della risolutiva gelateria artigianale Carapina di Firenze

Ore 12:04 | Alla fine… ci siamo

Ore 12: 26 | Appena entrati ci accolgono con Champagne e prosciutto Patanegra cotto. Com’è che si dice? E’ uno sporco lavoro ma… Poi mieli in degustazione con banchetto stile street food, lo stand è quello di Longino & Cardenal.

Ore 12: 35 | Aspettando Identità di miele, il momento dedicato ai mieli nel contesto dell’alta cucina, il carretto Mieli Thun offre 18 mieli in degustazione, tutti monofloreali.

Ore 12: 49 | Causa ritardo del treno, abbiamo perso la lezione dello chef Carlo Cracco, che trovo bellissimo, sorridente e coccolato dal flash dei fotografi. E Vito Frolla, personaggio del controverso libro Lo chef è un Dio a lui ispirato? Già dimenticato.

Ore 13:17 | Ad ogni angolo sbucano chef, foto di chef, giornalisti che intervistano chef. Se qualcuno si auspicava un ridimensionamento dei nostri cuochi, signori, non è questo il luogo. In via Gattamelata loro sono le indiscusse rockstar.

Ore 13:42 | Ok. È vero, loro sono le star, ma quando si tratta  di mangiare il pubblico di IG ritorna al primo amore e abbandona i cuochi in favore di assaggi, sorseggi e piattini agli stand. Questa la situazione all’ora di pranzo.

Ore 14:11 | Le ultime parole famose rubate alle lezioni che si sono svolte finora. “Una ricetta è interpretabile. Trasferire l’emozione è la vera personalizzazione”. (Gianluca Fusto, geniale chef e pasticcere). “Non sono un pasticcere, non sono un cucoco, e forse non sono neanche un pizzaiolo” (Simone Padoan, pasticcere, chef e pizzaiolo per gourmet). “A Palermo, il ‘si mangiunìa’ sta al finger food”. (Ciccio Sultano, celebre chef siciliano). “Gli ingredienti sono una distanza da colmare” (Gianluca Fusto, vedi sopra). Dal Twitter della blogger ci_polla.

Ore 14: 56 | Chi sono i giornalisti che presentano gli chef a IG? Di sicuro la più seducente è Eleonora Cozzella, curatrice del sito L’Espresso Food&Wine.

Ore: 15:24 | La Matriosca di Tropea, creatura dello chef Davide Scabin, del ristorante Combal.Zero di Rivoli (TO), ruba la scena nella prima parte della lezione in sala Auditurium. Sul palco insieme allo chef, Paolo Marchi, giornalista e padrone di casa. Il secondo piatto di Scabin è la Petite marmite, realizzata con le frattaglie che per effetto della crisi sono ormai tornate di moda,  quindi la lingua salmistrata e brasata.

Ore 16:41 | Paolo Lopriore, lo chef del ristorante Il Canto di Maggiano (Siena) ha presentato 2 piatti presenti nel suo menù chiamato “Oggi”. Il primo si ispira al concetto di fragranza: pane caldo appena sfornato, ricciolo di burro e lampone. Il secondo è focalizzato sulla raffinatezza degli ingredienti: sella di capra con estratto di tè alle rose. Vedo un cuoco appassionato, umile, lontano dallo chefsystem e mentre mi chiedo cosa vedono gli altri, la sala esplode in caloroso applauso.

Ore 17: 24 | Davvero spettacolare il lavoro di Chicco e Bobo Cerea, chef del ristorante 3 stelle Michelin Da Vittorio, di Brusaporto (BG). Nell’Unica, sala a piano terra del Milano Convention Centre, stanno preparano 2 piatti: la storica finta mozzarella e il cristallo al cioccolato. Ma soprattutto, ancora nascosto da una paratia nera, l’incredibile Luna park dei dolci.

Ore 19:07 | Il giornalista Andrea Petrini introduce Inaki Aizpitarte, Il cuoco basco già leggenda in Francia per il suo bistrot parigino Cheteaubriand, e parecchio atteso anche da queste parti. Lui parla in francese mentre Petrini traduce, è alto, giovane e sembra più un attore che un cuoco, anche se invece, mi dicono, è decisamente bravo. Il video che introduce la sua esibizione è pura psichedelia, musica acidissima, foto spaziali. Presenta una portata che consiste in un piatto bianco con un unico seme di mela al centro condito con cianuro (?) e polvere d’oro. Mi sta simpatico.

Ore 19: 40 | Il debutto di IG 2011 finisce qui, ci sono le premesse per altre due giornate molto intense. E’ tempo di pulizie mentre i vari capannelli  di appassionati discutono dell’unica cosa che conta a questo punto: la cena. Si mormora di ristoranti all’angolo, Cracco, feste slave o Sempione 42. Voi cosa suggerite?