Il cibo, la netta differenza tra Mad Men e una serie qualunque

Il cibo, la netta differenza tra Mad Men e una serie qualunque

Dicono che non dovresti mai conoscere i tuoi idoli perché la delusione è garantita. Allora io non voglio conoscere Don, Roger, Betty, e soprattutto Joan (Cristina Hendricks, la donna più terminale del pianeta), i protagonisti di Mad Men, la serie tivù trasmessa in Italia da Rai4 (digitale terrestre) e da Cult (canale 142 di Sky). Ambientata nella New York dei ruggenti Sixties, racconta la vita di alcuni pubblicitari dell’agenzia Sterling Cooper, concentrando l’attenzione sul creativo, Don Draper. In Mad Men cibo e alcol sono importanti quanto gli abiti e le sigarette, o quasi, come si addice agli uomini avidi che possono godere di congrui rimborsi spesa. E’ raro che in un episodio non si veda qualcuno dei pubblicitari ficcarsi in qualche mangiatoia di Manhattan tipo La Grenouille e Lutece per intrettenere un cliente o una delle molte amanti. Addirittura, affinchéle ricostruzioni vengano fatte a modino uno chef professionista fa parte del gruppo di lavoro.

Le bistecche e i cibi esageratamente grassi sono all’ordine del giorno, allora non ci si faceva molto caso, anche se alla lunga possono significare attacchi di cuore, ne sa qualcosa Roger, socio dell’agenzia pubblicitaria e gastrofanatico se ce n’è uno. In un episodio rompeva un uovo crudo sopra la bistecca alla tartara, in un altro ironizzava sui nomi di piatti famosi degli anni ’60, tipo le ostriche alla Rockfeller e il filetto alla Wellington. Don, il personaggio principale, che è nato povero e cresciuto mangiando carne di cavallo, non è altrettanto ingordo, anzi, nell’ultima serie, la quarta, è stato capace di non mangiare per giorni interi. Il suo stomaco rifiuta il cibo a causa dell’alcol.

Un’altra chiave per interpretare i personaggi di Mad Men sono gli alcolici, nel bene ma ovviamente, più spesso nel male. In uno dei primi episdodi della serie Don beveva un Old-Fashioned, classico cocktail a base di whisky, in un Lounge di Lennox Avenue ad Harmen. E’ uno dei suoi preferiti anche se nell’ultima stagione butta giù whisky come se fosse acqua. Roger invece è più il tipo da Martini. Per dire, quando Don  vuole vendicarsi con lui per averci provato con la moglie Betty, lo invita a pranzo, gli fa bere un numero imprecisato di Martini — con le ostriche, naturalmente — e lo fa salire per le scale fino all’ultimo piano del loro ufficio di Madison Avenue.

La stessa Betty non disdegna un bicchiere o tre di Borgogna specie quando a casa si sente depressa, mentre i pubblicitari dell’agenzia si accontentano di sorseggiare una birra o un cocktail in qualche bar alla moda tipo il PJ Clarke.

Ma forse il modo migliore per capire l’importanza del cibo in Mad Men è tornare indietro alla seconda serie, quando Betty organizza una cena per alcuni dirigenti della Heineken. Don vuole usare l’occasione per dimostrare che le casalinghe ricche e annoiate possono essere forti consumatrici di birra. Betty ha cucinato un gazpacho favoloso, il rumaki giapponese come antipasto, un coscio d’agnello con la gelatina alla menta, così come si fa in Germania, tutto accompagnato da abbondante Borgogna e dalle bottiglie di birra Heineken sparse strategicamente per la casa, e comprate da Don all’insaputa di Betty. Che si presta a segnalare l’opportunità di marketing senza nemmeno rendersene conto.

Nonostante le ricette che sono durate nel tempo, vedi il Pollo alla Kiev e i Martini, le abitudini alimentari dei personaggi di Mad Men sembrano lontane nel tempo. Se c’eravate e vi ricordate dei ’60, la vostra dieta includeva qualcuno di questi piatti, o erano altre le cose che si bevevano e mangiavano?

PS. Naturalmente non c’è problema, non avrò mai l’occasione di incontrare il mio idolo Cristina Hendricks, ma nessuno si azzardi a pensare che tra noi non ci sarebbe compatibilità. La donna più terminale del pianeta (l’ho già detto?) ha fatto sapere che gradirebbe essere una giudice di Top Chef, classico talent show americano tra cuochetti condotto da Padma Lakshmi. “Sono una foodie (gastrofanatica) e anche curiosa, guardo Top Chef tutto il tempo e vorrei fare il giudice per provare tutto quel cibo”. Ah Cristina, la vita potrebbe essere così dolce!

[Fonti: Amctv, Rai4, Cult, Grub Street, immagini: Ney York Mag]