Il Thread di Capodanno: dillo@Dissapore

Ma lo sentite? Lo sentite questo profumo? E’ polvere da sparo del petardo appena esploso o dei fuochi di artificio. E’ il cotechino cotto insieme alle lenticchie in un pentolone enorme tirato fuori dal garage per l’occasione. E’ profumo di donna, di dopobarba, di cucina fatta con il cuore. Di speranze, scongiuri e desideri. E’ il profumo di ogni Capodanno. Ebbene, cosa rimane di questa notte? Cosa farete? O state facendo? O avete fatto?

Quale cibo o quale vino sta traghettando i vostri sogni da una parte all’altra del muro del tempo? Noi siamo qui, restiamo in ascolto prima, durante e dopo, con ultimo appello per la mezzanotte del 1° (primo) gennaio.

Raccontateci tutto, mandateci le emozioni, il racconto, le storie, perché questo è un OPEN THREAD, l’unico posto creato per dar libero sfogo ai vostri commenti. Dissapore vi ascolta, vi pubblica e via augura una fine bella quanto l’inizio. ORSUDUNQUE, bando al romanticismo, ecco la chiamata: vogliamo sapere, con dettagli possibilmente scabrosi, come trascorrerete l’ultimo dell’anno, gastronomicamente parlando (ma anche no). A voi la parola.

Aggiornamento delle 15:57: il Capodanno degli editor di Dissapore.

Alessandro Morichetti, Civitanova (MC). Cenone con 50 persone quasi tutte conosciute. Divertito parecchio e anche ballato (novità), livello di alcol sotto lo 0,2 perché ho bevuto poco. Ballato fino alle 5:30, poi un’ora di colazione e chiacchiere. A dormire alle 6,50, sveglia alle 9,50 fresco come una rosa. Quella carina è amica di amiche e basta.

Martina Liverani, Bagno di Romagna (ristorante Teverini).

Lorenza Fumelli, Roma. Marbrè di animelle e foie gras in gelatina di sauternes fatto da Giulia Mancini con me nella seconda foto. Champagne nella terza.

Jacopo Cossater, Perugia.

Sara Porro, da qualche parte in Sardegna. Regole per il Capodanno: 1) comincia a bere prima, il pregaming – ovvero l’uso di cominciare le libagioni prima della festa propriamente detta – è tuo amico 2) indossa qualcosa di rosso. Sì, il bordeaux vale.

Carmelita Cianci, Vasto (CH).

Andrea Gori, Germania del Nord. Io e la RaucherAal (anguilla affumicata), succulenta grassa e anche dolce. Da abbinare alle freschissime birre pils di qui con luppolatura extra. Da bere, i tre champagnard discount, 35€ per tutte e tre le bottiglie da Lidl. Forse, allo stesso livello di prezzi, meglio il Prosecco.

Giovanni Corazzol, Capodanno a Catania a scolarmi il caricante di Calabretta.

Massimo Bernardi, Pesaro.

Andrea Soban, ristorante Michita Sushi, Riva del Mandracchio, Trieste. Andrea e Stefano Soban in piazza Unità d’Italia a Trieste. Brindiamo al nuovo anno con un Col Vettoraz – extra dry valdobbiadene.

Giorgia Cannarella, Pozza di Fassa (TN). Gnocchi alla zucca e speck, costine di maiale e funghi, radicchio al forno con grana. Spumante di pessima qualità ma ottimi bombardini. Per essere tutto cucinato da ventunoventiduenni, straordinariamente buono. Pessima qualità delle foto, lo ammetto, ma le condizioni erano difficili. Buon inizio 2012!

Fiorenzo Sartore, Genova. A comparare l’Efferalgan con l’Aspirina non c’è gara. Perché i produttori di Aspirina effervescente si ostinano con quello stile esecutivo così duro, austero? Saranno anche rispettosi della materia prima, ma Efferalgan vince a man bassa, con suo appeal dolce, gradevole. Meglio la ridondante dolcezza che la durezza verista, come sempre. In compenso m’ha sorpreso, quest’anno, Il Propoli spray della Farmacia Pescetto, con un curioso effetto anestetizzante unito al dolceamaro finale, una mano santa per la tonsillite. Nell’inevitabile crescendo gustativo ho scelto l’House Malt di Wilson&Morgan, solo malto di Islay, notoriamente iodato, medicinale al naso, un amore grande. Prima di questi, comunque, il solito champ rosé (ormai sono nel tunnel del rosé) ed un pinot nero 2001 S. Urbano di Hofstätter (PDF), che doveva ridestare un moribondo (io) ed invece era tragicamente tappato.

Antonio Tomacelli, Cerignola (FG). Capitone alla brace con l’aceto balsamico tradizionale di… Ta-Da Massimo Bottura. I dolci: cartellata, calzoncello e pizza sette sfoglie.

Leonardo Romanelli, Firenze.

Francesca Ciancio, Napoli. Gli struffoli.

Silvia Fratini, Roma.

[Crediti | Immegine: Gourmet]