L’ultimo pranzo di Natale di sempre. Cosa c’entra Bugarach con l’apocalisse?

Oggi è il 23 dicembre e potrebbe essere l’ultimo. Come ultimo potrebbe essere il prossimo Natale. Stando alla nota profezia dei Maya infatti, il mondo potrebbe finire il 21 dicembre 2012. La conseguenza e’ presto detta: il prossimo anno, niente cena della Vigilia, ne’ pranzo di Natale, tantomeno Cenone di Capodanno. Niente di niente. A meno che…

A meno che ci trasferiamo tutti a Bugarach. Secondo i bene informati, l’unico paese che si salverà dall’Apocalisse del 2012, sarà quello di Bugarach, sui Pirenei francesi. Roberto Giacobbo ne ha già fatto uno speciale, le riviste di tutto il mondo ne parlano e, naturalmente, laggiù c’è un gran fermento: il microscopico paese è preso d’assalto da turisti e investitori, il prezzo degli immobili è decuplicato e negli alberghi della zona (due) è tutto completo per le prossime vacanze di Natale. Il motivo sta nel picco sopra Bugarach, uno sperone di roccia che sembra avere uno speciale magnetismo e/o un insediamento ufo e/o il Sacro Graal.

Che sia tutto un piano di marketing architettato per farci intendere che a salvarsi sarà solo la cucina francese?

Naturalmente mi sono recata anche io sui Pirenei e ho trascorso qualche giorno in queste terre mangiando Camembert caldo e verdure croccanti annaffiate tra litri di vino rosè (a Renn Les Bains, pochi kilometri da Bugarach). E nonostante io sia particolarmente devota alle panne, i burri, i barocchismi e i sapori della cucina francese non riesco a immaginare un pranzo di Natale 2012 senza zamponi, capponi, lenticchie, tortellini, pandori, torroni eccetera eccetera.

Le mie amate galette bretoni non potranno sostituire le crespelle o le lasagne, di macaron ormai ne abbiamo fatto indigestione, le escargot non mi sono mai piaciute. Certo, la cena migliore della mia vita è stata quella da chef Bocuse, i vini francesi mi emozionano sempre, leggere i menu dei ristoranti francesi mi fa lo stesso effetto che faceva a Wanda sentir parlare Otto in italiano (cit. Un pesce di nome Wanda) ma non sono ancora pronta a cedere completamente e irrimediabilmente alla cucina francese, specie a partire dal prossimo Natale.

Dunque abbiamo un anno di tempo e una decisione da prendere: quali piatti delle Feste italiani salvare dall’Apocalisse e portare a Bugarach?

[Crediti | Martina Liverani è l’autrice del blog Curvy Foodie Hungry. Link: Wikipedia, GQ.it, YouTube. Immagine: Martina Liverani]