Ministro Brambilla, permette una domanda?

Michela Vittoria Brambilla subito dopo la formula di giuramento come ministro del TurismoAbrogato dal referendum del 5 aprile 1993, con l’insediamento di Michela Vittoria Brambilla è tornato il Ministero del Turismo (allora Turismo e Spettacolo).

Il bicchiere mezzo pieno | Era ora! Non si capisce come il primo paese al mondo nei beni considerati patrimonio dell’umanità, potesse promuoversi senza un coordinamento nazionale. Finalmente si faranno i servizi: non è possibile che da Milano per andare sulle Dolomiti ci si impieghi una vita. E mettiamoci le vicende della compagnia di bandiera, Malpensa, la Spagna e la Francia molto più efficaci di noi nel promuovere il turismo enogastronomico…
Il bicchiere mezzo vuoto | Non è la mancanza del ministero che ha messo in crisi il turismo italiano. Piuttosto la qualità modesta dei servizi, i prezzi troppo alti, la piaga di certa accoglienza: alberghi e ristoranti il cui unico scopo è fregare il turista. Il ministero significa altri costi, come se non bastassero Enit, Ice, e via promozionando. Per non parlare di Italia.it.

Ce lo dite se per voi il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno? E soprattutto, se il neoministro potesse sentirvi, sì, proprio voi—cari piccoli lettori di Dissapore—qual è la prima cosa che vorreste chiederle?