Zeitgeist 2011: cosa dicono di noi le parole più cercate su Google

1) Ecco le 10 parole più cercate dell’anno su Google, categoria: “Food”. 2) Ed ecco cosa, a ben guardare, dicono di noi. 3) Se non siete d’accordo potete infierire sul mediocre, viceversa tifate per me, facile vincitore

1. Cheesecake.
Ci stiamo consapevolmente americanizzando. E invece di prosternarci in scuse per questa figuraccia provvedendo a impastare torte meno fashioniste vedi Sbrisolone lombarde, Pastiere napoletane e italianissime crostate perseveriamo. Santo cielo! Siamo proprio provinciali.

2. Pasta di zucchero.
Per tutto il 2011 abbiamo giocato col kit del piccolo cakedesigner. Ora, non è che questa cosa ci sta sfuggendo di mano? Ogni occasione è buona per fare sugar work e gumpaste, praticare il piping e il modelling. Ho paura che chiedersi perché stiamo cupcaketizzando tutto equivalga a rivolgersi al dio delle cause perse.

3. Risotto con asparagi.
Asparagi, zucchine, fragole e melanzane, 4 delle 10 cose più cercate dagli italiani nella categoria “food” hanno qualcosa in comune; sapete indovinare cosa? La componente veggie, ovviamente, che l’interesse prioritario attribuito alla salute sta riscattando dall’irrilevanza cui era vocata.

4. Macarons.
Ecco, l’evenienza che tutto il pourparler proiettasse in classifica i dolcetti dall’insostenibile leggerezza potevamo giocarcela e vincere facile. Un trionfo annunciato. Resta da capire, e qui potreste esserci molto utili, dove diavolo si mangino i macaron migliori d’Italia.
5. Cupcakes.
Vedi alla voce n°1 e N° 2, anche. In ogni caso, direi che i googlanti sono in larghissima, larghissima maggioranza femminile (su quest’ultima frase c’è il © dell’editor Fabio Cagnetti).

6. Pasta con zucchine.
Volendo sapere con certezza le robe green che gli italiani avrebbero avuto in testa nel 2011 — niente soia, tofu o seitan, per capirci — bastava sintonizzarsi su chef preveggenti tipo Pietro Leeman del Joya di Milano, che da anni ripetono: “la cucina vegetariana non ha niente da surrogare”.

7. Cous cous verdure.
Tessere etniche completano il puzzle verduraio in una commistione tra salutismo e voglia di essere al passo con i tempi. A cosa si deve il quarto d’ora di gloria del Cous cous? Al suo essere contemporaneo, poco calorico, oltremodo personalizzabile, ad altissimo tasso di mobilità (è la vera new entry dei pic nic). E spirituale, anche. (“Piatto della pace”).

8. Rotolo alla nutella.
Un posticino per la fame chimica si trova sempre.

9. Tiramisu alle fragole.
Alla fine, le ricerche diuretiche (asparago, zucchina, verdurine) devono cedere il passo a quelle goduriose (cupcake, macaron, rotolo e tiramisù) consacrando definitivamente il 2011 come l’anno delle ragazze-cheesecake rispetto alla donne-asparago. Ha ragione l’editor Martina Liverani: Curvy revolution a go-go.

10. Involtini di melanzane.
Cucinare resta un atto d’amore. Usciamo meno a causa della sensazione di catastrofe imminente, ma non è tanto quello. I fornelli sono il nuovo Prozac senza gli effetti collaterali. E la cucina di casa il vero “bene-rifugio”, © Francesca Ciancio.

[Crediti | Link: Google Zeitgeist, Curvy Foody Hungry. Immagini: Google]