La crostata di pasta matta stracchino e fagiolini è un piatto unico facile da fare, con una bella storia alle spalle. Pellegrino Artusi nel suo famoso trattato: “La scienza in cucina e dell’arte del mangiar bene” recitava così: “Si chiama pasta matta non perché sia capace di qualche pazzia, ma per la semplicità colla quale si presta a far la parte di stivale che manca in diversi piatti, come vedrete. Spegnete farina con acqua e sale in proporzione e formate un pane da potersi tirare a sfoglia con il mattarello”.
Una pasta povera che si presta a fare da “guscio” come crostata salata, ma anche con le marmellate e la frutta, che può essere tirata sottile sottile per “incartare” gli ingredienti e cuocerli in forno. Si prepara in pochi minuti, non ha bisogno di riposo ed è, oltretutto, molto economica e leggera.
Naturalmente potete condire questa pasta con tutto quello che vi passa per la testa: buonissima con i cavoli saltati, con le carote e i piselli, con ricotta e spinaci. Addirittura potete stendere la pasta, condirla con olio e sale e avrete una buonissima schiacciata per merenda e se, all’ultimo minuto, nel preparare la cena vi siete dimenticati di comprare il pane può essere un ottimo sostituto.
INGREDIENTI
Per la pasta matta
- Farina tipo 0 250 g
- Acqua
- Sale fino 1 Pizzico
- Olio extravergine di oliva 1 Cucchiaio
Per il ripieno
- Fagiolini 250 g
- Pomodori pachino 5
- Stracchino 200 g
- Sale fino
- Pecorino grattugiato
Preparazione
Risultato
