La pasta con carciofi risottata è un primo piatto semplicissimo, che usa però un trucco “da ristorante” sempre più comune anche nelle cucine amatoriali. Si tratta della risottatura, una tecnica che prevede di cucinare la pasta come se fosse un risotto, aggiungendo cioè i liquidi a poco a poco e lasciando che evaporino. Questo procedimento aiuta a non disperdere gli amidi, ma a legarli al condimento creando una tipica “cremina” che nappa la pasta e che fa risaltare gli aromi.
La risottatura dà il meglio di sé con i sughi proteici, soprattutto quelli a base di pesce, perché anche le proteine rilasciate dal pesce cooperano alla creazione della mitologica cremina, ma è una tecnica che funziona bene anche con altri tipi di condimento, le verdure in questo caso. A differenza del risotto, tuttavia, la risottatura prevede che la pasta sia comunque sbollentata in acqua salata, anche se per un tempo molto inferiore al tempo di cottura riportato sulla confezione.
Una volta sbollentata la pasta, la si passa direttamente nella padella in cui è presente il condimento, senza scolarla ma aiutandosi con un forchettone o con una schiumarola. L’acqua in cui è stata bollita la pasta non si butta, ma si usa per la risottatura: anche lì infatti sono presenti un po’ di amidi.
INGREDIENTI
- Pasta tipo spaghetti 160 g
- Carciofo 1
- Menta 3 Rametto
- Aglio 2 Spicchio
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale fino q.b.
- Pepe nero, macinato fresco q.b.
Preparazione
Risultato
