Le pesche ripiene al forno sono un dessert classico dell’estate italiana, particolarmente amato per la loro dolcezza avvolgente e il ripieno morbido che si scioglie in bocca. Le origini di questa ricetta affondano le radici tra Piemonte e Liguria, e più o meno ogni famiglia custodisce la propria versione tradizionale. Per ottenere un risultato perfetto, però, è fondamentale scegliere con cura le pesche: si consiglia di preferire pesche gialle, mature ma ancora sode, così da facilitarne l’apertura senza romperle. È importante che la polpa si stacchi facilmente dal nocciolo, per evitare di danneggiare il frutto mentre lo si scava. A differenza delle pesche, le nettarine hanno la buccia liscia e tendono a essere meno morbide all’interno; se si trovano le pesche classiche al giusto grado di maturazione (il che è un’ardua impresa) sono più indicate perché rilasciano il giusto grado di succosità senza sfaldarsi in cottura.
Per cuocerle al forno senza bruciacchiare la superficie o farle sfaldare, si consiglia di infornarle a temperatura media (intorno ai 160–170 °C), posizionandole su una teglia controllandole dopo 30 minuti, in modo da ottenere una crosticina dorata e un cuore morbido. Un trucco è coprirle leggermente con carta forno o alluminio nella prima metà della cottura, così da mantenere umidità e evitare che si secchino troppo in superficie.
Se vi piacciono i dolci a base di pesche, provate anche il tiramisù alle pesche, ma anche la crostata alla frutta estiva.
- Pesca 8
- Cacao amaro in polvere 30 g
- Mandorle spellate 30 g
- Amaretti 50 g
- Miele 1 Cucchiaio
- Cannella in polvere 1 Pizzico
- Burro 20 g
Come fare le pesche ripiene al forno



Lavate le pesche e asciugatele. Tagliatele a metà e togliete il nocciolo. Scavate leggermente la polpa in modo da ingrandire il buco lasciato dal nocciolo e tenete da parte la polpa che avete scavato.
Frullate la polpa della pesca con il cacao e le mandorle fino ad ottenere una pasta. Aggiungete il miele e la cannella e mescolate bene.
Riempite le pesche che avete svuotato con la crema al cacao e mandorle, mettete su ogni mezza pesca un fiocchetto di burro e cuocete in forno a 170 gradi per 30 minuti. Servite aggiungendo eventualmente altro miele e qualche fogliolina di menta fresca

Come conservare le pesche ripiene
Le pesche ripiene al forno si conservano in frigorifero fino a cinque giorni, si possono anche congelare per farle durare più a lungo, in quel caso si conservano fino a tre mesi e si possono lasciare scongelare lentamente fuori dal freezer e servire a temperatura ambiente, o riscaldare leggermente nel forno a 100 gradi per 5 minuti.
Consigli e varianti delle pesche ripiene al forno
Si tratta di una ricetta casalinga, e quasi ogni famiglia ha la sua versione. In generale si lavora con la frutta secca, se non sono mandorle possono essere nocciole, oppure si possono omettere, o sostituire con la crema di nocciole e cacao, che rende il ripieno molto più burroso. C’è chi aggiunge un uovo al ripieno, in modo che diventi più sodo e arioso, ma ve lo sconsigliamo, sono altrettanto buone senza uova.
Come sostituire gli amaretti?
Se non si hanno amaretti a disposizione, si possono sostituire con dei biscotti (secchi o frollini), che mantengono la croccantezza nel ripieno. Anche i cracker salati leggermente dolcificati possono dare una nota interessante; l’importante è scegliere un ingrediente che assorba bene il succo delle pesche e aggiunga consistenza.
Questa è una ricetta casalinga, per cui non esiste una vera e propria versione ufficiale, ogni famiglia – o melio ogni nonna, dato che si tratta di un dessert piuttosto vintage – ha la sua versione. In genere si lavora sulla frutta secca (mandorle, ma anche nocciole o noci), c’è chi aggiunge la crema di nocciole, chi mette un uovo nella crema per farla più soda.
Quale tipo di pesca usare?
Le pesche migliori per questa ricetta sono quelle a polpa gialla e soda, come la pesca nettarina, che ha la buccia liscia o la pesca percoca. Queste varietà mantengono bene la forma durante la cottura senza disfarsi, regalando un ripieno succoso e consistente. Sono invece da evitare le pesche troppo mature, che rischiano di diventare troppo liquide e compromettere la tenuta del dolce. Il consiglio comunque è di affidarsi al fruttivendolo che sappia indicare dei frutti al giusto grado di maturazione per fare in modo che il nocciolo si stacchi senza fatica.
Pesche ripiene vegane
Per una versione vegana delle pesche ripiene, si può sostituire il burro con olio di cocco o margarina vegetale. Al posto degli amaretti, si possono usare dei biscotti secchi senza burro e uova e al posto del miele lo sciroppo d’acero o agave. Il risultato sarà un dessert più leggero, ma comunque gustoso e adatto a chi segue una dieta cruelty-free.