I ravioli ricotta e spinaci sono un grande classico della cucina italiana, in alcune regioni sono il primo piatto per eccellenza dei giorni di festa, accompagnati da burro fuso in abbondanza, foglie di salvia fresca infuse nel burro e formaggio grattugiato.
Questa versione ha gli spinaci aggiunti al ripieno a crudo, a differenza delle ricette tradizionali che prevedono la lessatura degli spinaci. Il risultato è decisamente più fresco e le note vegetali degli spinaci sono preponderanti. Per poterlo fare però è bene usare gli spinaci novelli, quelli che possono essere consumati anche in insalata. Gli spinaci più grandi invece, per quanto freschi, risulterebbero un po’ coriacei non avendo il tempo di cuocersi durante la veloce bollitura della pasta.
I ravioli hanno una lunghissima storia, vengono citati da Giovanni Boccaccio nel Decameron “…niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli…”, ma si pensa che siano ancora più vecchi e che i primi siano comparsi intorno al 1100. Storia antica spesso coincide con molte varianti di una stessa ricetta, nel caso dei ravioli anche con molte denominazioni diverse: agnolotto o agnellotto in Piemonte, nel Pavese e nelle Marche, anolino nel Piacentino e nel Parmense, marubino nel Cremonese e nella Bassa piacentina, tortello in Emilia, Toscana e Lombardia, pansoti o pansotti in Liguria, tordello o turdelo nella Toscana nord occidentale e nell’estremo Levante ligure. Al Sud, in particolare nel basso Cilento e in Sicilia, i ravioli in generale sono di dimensioni motlo maggiori che nel Nord Italia.
INGREDIENTI
Pasta sfoglia all'uovo
- Farina tipo 1 400 g
- Uova 4
Ripieno
- Spinaci novelli 250 g
- Ricotta di pecora 400 g
- Sale fino q.b.
Condimento
- Burro fuso 50 g
- Salvia 10 Foglia
- Pecorino grattugiato q.b.
- Pepe nero, macinato fresco q.b.
Preparazione
Risultato
