Quella delle scaloppine di tacchino ai funghi è una ricetta semplice e rapida, che richiede in totale circa 30 minuti. È quindi un vero piatto salva cena.
Le scaloppine rappresentano un modo tipicamente italiano di servire la carne, con radici profonde nella cucina delle nonne. Sono un piatto che nasce dall’arte di ottenere il massimo con poco, trasformando fettine sottili in una pietanza capace di sfamare molti. La loro forza sta nella versatilità: si possono preparare con vitello, pollo, tacchino o maiale, arricchendole con salse, spezie e ingredienti diversi.
Un dettaglio fondamentale in questa ricetta è la tecnica della doppia cottura: i funghi vanno sempre saltati a parte prima di unirli alla carne: in questo modo perdono la loro acqua in eccesso senza compromettere la doratura delle scaloppine.
- Tacchino petto affettato sottile 4 Fette
- Burro 40 g
- Olio extravergine di oliva 4 Cucchiai
- Aglio 1 Spicchio
- Funghi champignon freschi 300 g
- Farina
- Vino 1/2 Bicchiere
- Brodo di carne 100 ml
- Prezzemolo fresco tritato 1 Cucchiaio
- Sale fino
- Pepe nero macinato
Come fare le scaloppine di tacchino ai funghi


Pulite i funghi spazzolateli e eliminando, con un coltellino, la base terrosa. Tagliateli a fettine sottili.
Sbucciate l’aglio, privatelo dell’anima interna e schiacciatelo. Fatelo rosolare per due minuti in padella con l’olio poi aggiungete i funghi, salate e coprite con un coperchio abbassando la fiamma al minimo. I funghi sono cotti quando sono morbidi e hanno cambiato colore.



Battete le fettine di tacchino in modo che siano ben sottili, infarinatele leggermente. Scrollatele bene per eliminare i residui di farina.
Sciogliete il burro in padella e rosolate le fettine per due o tre minuti per lato, devono colorarsi leggermente. Salate e pepate.
Aggiungete i funghi e sfumate con il vino, alzate la fiamma fino a che l’odore di alcol non è svanito. Poi aggiungete il brodo e terminate la cottura facendo restringere la salsa per qualche minuto. Finite con il prezzemolo.

Come conservare le scaloppine di tacchino e funghi
Le scaloppine si conservano in frigorifero, in un contenitore ermetico, e assieme al loro sughetto per evitare che si secchino. In questo modo possono durare tre giorni, se però le volete conservare più a lungo potete congelarle, ma solo se siete partiti da ingredienti freschi e non decongelati.
Consigli e varianti delle scaloppine di tacchino con i funghi
In alcune versioni la salsa viene ridotta sul fuoco, aggiungendo un cucchiaino di amido al fondo di cottura, o un goccio di panna liquida fino a diventare densa come una crema fluida, e con questa si riveste la carne.
Un consiglio da chef è aggiungere una punta di acidità al piatto prima di servirlo, una spruzzata di limone sulla padella una volta che il fuoco è spento ne esalterà il sapore. In ogni caso, servite le scaloppine di tacchino ai funghi ben calde, accompagnate da contorni leggeri come un’insalata o verdure grigliate o al vapore, o ancora delle patate lesse.
Queste scaloppine, se preparate con il tacchino sono particolarmente leggere e proteiche, tuttavia si ottiene un risultato molto simile e più succulento con il petto di pollo, oppure sono ottime anche con carne di vitello o di maiale come si fa in questa ricetta di scaloppine al vino bianco e funghi. Una ricetta un po’ eccentrica è invece quella delle scaloppine alla valdostana.
Si possono usare funghi secchi per le scaloppine di tacchino?
Sì, i funghi secchi sono un’ottima alternativa, purché vengano prima ammollati in acqua tiepida e poi ben strizzati. Anche i funghi surgelati funzionano benissimo e, soprattutto, permettono di risparmiare tempo. In realtà, ogni tipo di fungo è adatto: porcini per un gusto intenso, chiodini per un sapore più rustico, oppure un misto di funghi che regala un piatto profumato e ricco di sfumature.
Quale taglio di tacchino è meglio usare per le scaloppine?
Il petto, molto magro, ha fibre delicate che rendono le scaloppine leggere e digeribili, soprattutto se ben battuto con un batticarne. A volte il petto viene chiamato anche fesa, anche se propriamente la fesa è il nome che si dà al salume ottenuto con la carne di tacchino. Se vi piace il petto di tacchino, potete preparare anche lo spezzatino di tacchino.
Le scaloppine si rosolano nel burro o nell’olio?
Tradizionalmente si rosolano nel burro, meglio ancora se chiarificato: questo perché ha un punto di fumo più alto rispetto al burro comune, evitando così che bruci in padella. Il burro dona inoltre una nota cremosa e rotonda che valorizza il tacchino e i funghi. Ancora meglio optare per una miscela equilibrata di burro e olio, che unisce sapore e maggiore resistenza al calore.
Come fare in modo che le scaloppine di tacchino non risultino asciutte
Il tacchino, essendo una carne magra, tende a seccarsi facilmente. Per evitarlo è fondamentale battere leggermente le fettine, così da abbreviare i tempi di cottura. Non bisogna mai cuocerle troppo a lungo, ma lasciarle appena dorate. Un trucco in più è aggiungere un goccio di latte o panna liquida durante la cottura: questo mantiene la carne umida e regala un fondo di cottura più ricco.
Errori da evitare nella ricetta
- Non battere bene le scaloppine, risulterebbero più dure e gommose.
- Non cuocere i funghi a parte, l’acqua di vegetazione annacquerebbe il risultato finale.
- Non infarinare le scaloppine, la rosolatura le renderebbe secche.
- Non aggiungere un po’ di brodo alla salsa, il sughetto è una delle componenti più golose del piatto.