White Lady, la ricetta del cocktail sour più elegante che ci sia

La ricetta del White Lady, un cocktail sour, molto profumato con una storia romantica alle spalle e un mistero su chi sia la dama bianca a cui è dedicato.

White Lady, la ricetta del cocktail sour più elegante che ci sia

Il White Lady è un drink molto semplice, che si prepara con pochi ingredienti: Gin, Triple Sec  e succo di limone e ha un gusto molto puro e tagliente, in cui il sapore forte dell’alcol è mitigato solo dai profumi degli agrumi (limone puro e arancio infuso per il Triple Sec) e dalle note speziate del gin. Fa parte dei cosiddetti cocktail “sour” che si preparano con succo di limone, un distillato e un liquore zuccherino, spesso il Triple Sec. Si differenzia dal Gin Tonic proprio per la sua caratteristica nota agrumata, evidenziata dal Triple Sec.

Si tratta di una ricetta che si prepara shakerando tutti gli ingredienti in uno shaker pieno di ghiaccio e non ha nessuna importanza l’ordine in cui li mettiamo nello shaker. Si serve in una coppa da cocktail (o da Martini) e, per essere sorbito, deve essere freddissimo. Si tratta infatti di un cocktail con una gradazione alcolica abbastanza elevata, può raggiungere i 27 gradi, anche se solitamente si serve come aperitivo.

Per l’assenza quasi totale di zuccheri (solo il Triple Sec potrebbe essere un liquore un po’ zuccherino, ma dipende da quale acquistate), è anche un cocktail con poche calorie: 140 circa.

La storia del cocktail

Si dice che questo cocktail sia nato quando un gentiluomo dovette soccorrere una signora, vestita di bianco, che stava perdendo i sensi; per farla riavere le preparò un mix a base di Gin, Cointreau e succo di limone, dando così origine a questo cocktail, che prenderebbe il suo nome dal fatto che la donna era interamente vestita di bianco. Il punto cruciale è che non c’è nessuna certezza su dove fu inventato questo cocktail e soprattutto da chi: alcuni sostengono che si tratti di un cocktail nato in Francia, a Parigi, negli anni Venti e da barman parigini per onorare l’opera La Dame invisible di François-Adrien Boieldieu.

Altri invece sostengono che il suo inventore fu Harry MacElhone, lo scozzese già inventore del cocktail Sidecar e dell’Alexander, entrambi molto simili al White Lady. La pista francese non si perde, visto che MacElhone era, dal 1923, il proprietario dell’Harry’s New York Bar di Parigi quando soccorse la dama bianca. Negli Stati Uniti sostengono invece che questo cocktail si dedicato a Ella Fitzgerald che con abito bianco cantava Sophisticated lady.

Cucina: Statunitense
Difficoltà: Facile
Preparazione: 5 Minuti
Porzioni: 1 Persona
Prezzo: Basso
Calorie: 141 Kcal
Senza glutine
Senza lattosio
Vegano
Vegetariano
Ingredienti
  • Gin 40 ml
  • Triple sec 30 ml
  • Limoni il succo 20 ml
  • Ghiaccio
  • Limone la scorza

Come preparare il cocktail White Lady

1

Mettete in congelatore una coppa da Martini. Nel frattempo spremete il succo di limone, filtratelo e mettetelo nello shaker pieno di ghiaccio, assieme a gin e triple sec e shakerate bene.

2

Con uno strainer, o un colino piccolo e a maglia fine, versate il cocktail nella coppa ormai fredda.

3

Ritagliate con il pelapatate una lunga striscia di scorza di limone, attorcigliatela con le mani attorno a una cannuccia e tenetela in posa per un minuto, poi appoggiatela sul bicchiere a mo’ di decorazione.

Risultato
White Lady, la ricetta del cocktail sour più elegante che ci sia

Consigli e varianti del drink

Esiste una variante del White Lady, che non è quella approvata dall’IBA, e che consiste nell’aggiungere un albume d’uovo allo shaker in modo da rendere il cocktail più torbido e denso, con un aspetto quasi ghiacciato. Tuttavia molti pensano che sia un’aggiunta che influisce negativamente sul gusto, che in questo cocktail è pulito e tagliente.

Si considera che questo cocktail sia una variazione del Sidecar, che ha il Cognac al posto del Gin.

Ti è piaciuta la ricetta?