Zuppa imperiale, la ricetta bolognese per una pasta in brodo diversa dal solito

La ricetta della minestra imperiale, il primo piatto che si prepara a Bologna con le uova e il semolino e si serve in brodo.

Zuppa imperiale, la ricetta bolognese per una pasta in brodo diversa dal solito

La zuppa imperiale è un primo piatto tipico della cucina bolognese, preparato con un impasto di semolino, uova, burro e formaggio, cotto nel forno e poi spezzettato e bollito nel brodo. In Emilia Romagna esistono almeno altre tre varianti della zuppa imperiale: la pasta rasa reggiana, costituita da un impasto di uova, poca farina e formaggio, che viene grattugiato con un grattugia a fori grandi e poi cotto nel brodo; la minestra nel sacchetto romagnola, preparata con gli stessi ingredienti della zuppa imperiale,con l’aggiunta di mortadella e cotta in un sacchetto direttamente nel brodo; e ovviamente i passatelli, un impasto di uova, formaggio e pangrattato. Fuori dall’Emilia Romagna esiste una minestra marchigiana molto simile, chiamata minestra imperiale marchigiana, colorata con tre colori: giallo, verde e arancione; e anche a Napoli si prepara una minestra vegetale di zucchine in cui viene fatto bollire l’uovo strapazzato. Si tratta di impasti semplici, tipici di una cucina povera, e soprattutto di una cucina di tutti i giorni perché il tratto caratteristico di questi impasti è che non serve usare il mattarello.

La minestra imperiale, o meglio una sua variante con il latte, è citata da Pellegrino Artusi nel suo La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene del 1891, con il nome di “zuppa di semolino composta” e, oggi, la ricetta ufficiale è stata depositata presso la Camera di Commercio di Bologna.

Le origini della ricetta sembra siano effettivamente “imperiali”, si tratterebbe infatti di una ricetta importata in Emilia da Maria Luigia d’Asburgo Lorena, moglie di Napoleone I e signora del ducato di Parma che portò dall’Austria la ricetta della frittatensouppe, una zuppa di brodo vegetale in cui vengono cotte delle striscioline di frittata; quella ricetta poi a Parma fu elaborata aggiungendo il Parmigiano. Tuttavia non tutti concordano con questa idea sulle origini della zuppa imperiale, altri pensano che sia semplicemente un’elaborazione della minestra nel sacchetto e delle altre forme di minestre simili.

Se vi piacciono le ricette di minestre particolari, provate anche la minestra maritata napoletana.

Cucina: Italiana
Difficoltà: Facile
Preparazione: 15 Minuti
Porzioni: 4 Persone
Prezzo: Basso
Calorie: 456 Kcal
Vegetariano
Ingredienti
  • Semolino 120 g
  • Uova 4
  • Parmigiano reggiano grattugiato 100 g
  • Sale fino 1 Pizzico
  • Burro 60 g
  • Noce moscata 1 Pizzico
  • Brodo di carne 2 lt

Come fare la zuppa imperiale

1

Mettete a sciogliere il burro nel microonde o a bagnomaria, mescolate in una ciotola le uova con il semolino , il Parmigiano, il sale e la noce moscata, quando avrete ottenuto un impasto piuttosto sodo aggiungete il burro fuso per stemperare.

2

Versate il composto in una teglia da forno rettangolare, unta con una noce di burro e mettete in forno a cuocere per 25 minuti a 180 gradi statico. Sfornate e lasciate raffreddare, poi tagliate a cubetti di circa un centimetro di lato.

3

Fate bollire il brodo e gettate i cubetti appena fatti in modo che bollano a fiamma bassa per non più di 2 minuti. Servite nei piatti aggiungendo un altro po’ di Parmigiano.

Risultato
Zuppa imperiale, la ricetta bolognese per una pasta in brodo diversa dal solito

Conservazione

La zuppa imperiale va consumata appena fatta, tuttavia i cubetti, prima di essere messi nel brodo, si possono conservare in frigorifero per un paio di giorni, e si possono anche congelare, e poi usare, senza scongelarli, direttamente nel brodo bollente (in quel caso basta bollirli qualche minuto in più)

Consigli e varianti

Se non avete il semolino, potete sostituirlo con la farina, tuttavia il composto sarà più gommoso e meno arioso. Il brodo invece, oltre che di carne, può essere di solo cappone, oppure vegetale, per un primo piatto vegetariano. Una variante di questa ricetta prevede l’aggiunta della ricotta all’impasto, si ottiene un impasto più morbido e delicato, di colore biancastro.

Nella ricetta tradizionale è fondamentale che l’aroma di noce moscata sia persistente, quando l’aggiungete, fatelo generosamente.

Ti è piaciuta la ricetta?