Capodanno: il senso degli italiani per il cenone al ristorante

Capodanno: per il cenone gli italiani spenderanno oltre 6,3 milioni. Centomila le unità in più rispetto alla fine dell'anno scorso

Capodanno: il senso degli italiani per il cenone al ristorante

Gli italiani non smettono di festeggiare Capodanno fuori casa. Almeno stando ai dati di Fipe, l’associazione che rappresenta i pubblici esercizi di casa nostra. Sarebbero oltre 6,3 milioni, cioè 100.000 in più rispetto al 2017 (queste cifre tonde suonano sempre sospette) a cenare in uno dei 93.000 ristoranti aperti per la notte di S. Silvestro. Che sono poi il 78,4% del totale.

Di questi, nove ristoranti su dieci propongono solo la cena per la notte di Capodanno, mentre il restante 10% ha organizzato per i propri clienti il classico veglione con spettacoli e musica dal vivo.

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Fipe ha anche stimato un prezzo medio: per il cenone si spenderanno 80 euro a testa, 94 nel caso di veglione. Spesa totale stimata per i festeggiamenti della notte di S. Silvestro: 507 milioni di euro.

Dall’altra parte, cioè tra il personale dei ristoranti, saranno al lavoro circa 600 mila persone, con un’attenzione particolare alle condizioni di sicurezza perché quella del 31 deve essere una bella notte.

Capitolo brindisi. Anche qui Fipe azzarda un numero: si stapperanno 1,8 milioni di bottiglie tra spumante e champagne. Il finale campanilista non poteva mancare: “le bollicine nostrane avranno l’esclusiva del brindisi nel 66,7% dei locali e nel 28,1% in condivisione con lo champagne. Solo nel 5,3% dei locali le bollicine francesi saranno da sole sui tavoli dei ristoranti”.