Coquinarius a Firenze: recensione

Recensione del ristorante - enoteca Coquinarius di Firenze, cucina tipica toscana vicino al Duomo: menu, prezzi, foto, piatti provati, le nostre opinioni.

Coquinarius a Firenze: recensione

Siamo da Coquinarius, enoteca con cucina di Firenze lontana dai canoni dei ristoranti turistici, ma in centro città. La nostra recensione.

A due passi dal Duomo di Firenze ci si può sorprendere di trovare in Coquinarius (di cui esiste una seconda sede a Fiesole), un rifugio eno-gastronomico accogliente che non strizza l’occhio alle orde turistiche, dotato dunque di una cantina e una cucina non pensate per attrarre le più bieche masnade.

Tanto per dirla più chiaramente: mancano i classicissimi enormi tagli di carne esposti, direi in modo perfino un po’ macabro in vetrina, in quasi tutte le trattorie accalappia turisti del centro della città e manca pure la bistecca, di cui non si trova traccia nel menu, mentre la lista dei vini, varia e originale, costringe l’avventore a una valutazione attenta e poco frettolosa.

Coquinarius a Firenze

Il locale è piacevole, dai tavoli tutti diversi, alcuni in legno, altri in ferro battuto, certi piccoli, altri tondi, perfino uno rettangolare immenso al centro della sala più grande; mentre le pareti sono rallegrate da vecchi poster che ritraggono manifesti-capolavoro del design italiano della prima metà del ‘900.

Coquinarius a Firenze

Completano il quadro di un ambiente accogliente (benché non originalissimo) qualche pianta e le immancabili luci soffuse emesse da un set piuttosto vario di lampade smaltate o a sospensione. Una prima cosa da notare è la gentilezza dei camerieri, che malgrado il grande ritardo – quasi un’ora – con cui si sono presentati due dei nostri commensali (in un tavolo da quattro), non hanno battuto ciglio mentre ci servivano due calici di vino e un assaggio di crostini misti (8,50 euro – eccellenti quelli alla crema di cannellini al rosmarino e limone e allo sgombro, robiola, arancia e marsala).

La vasta cantina di Coquinarius

Giunti i nostri sodali ordiniamo finalmente una bottiglia, e c’è davvero l’imbarazzo della scelta nella voluminosa carta di Coquinarius, attenta (senza esserne ossessionata) ai vini biodinamici di produttori prevalentemente toscani, ma ci sono proposte anche di segno diverso e soprattutto da diverse regioni.

Coquinarius a Firenze

Scegliamo un Vino Nobile della cantina Le Berne (28 euro), degno rappresentante del blasonato nettare di Montepulciano. Per accompagnarlo ecco un Grande Antipasto Coquinarius (24 euro), misto di salumi, formaggi crostini e paté abbastanza vario, benché i primi siano sostanzialmente in linea con la proposta media delle trattorie fiorentine.

Devo dire però che rileggendo il menu mi accorgo di un mio errore, avrei voluto (e dovuto) chiedere il Misto di stuzzichini, che ho provato altre volte trovandolo più vario e gradevole, soprattutto d’estate (ho sofferto per la mancanza dell’involtino di spada e del tortino di ceci – mea culpa, mea grandissima culpa).

Coquinarius a Firenze

I piatti di Coquinarius

Il primo, che divido con mia moglie (destino che toccherà anche al secondo), è un piatto di pici con sugo d’arrosto e crumble al rosmarino (13 euro), scelto anche per mettere alla prova la toscanità della cucina, già che il sito di Coquinarius dichiara sì di proporre “piatti classici della cucina mediterranea” ma anche di “incarnare quella che noi chiamiamo cucina toscana”.

Coquinarius a FirenzeCoquinarius a FirenzeCoquinarius a Firenze

Il crumble al rosmarino è piacevole e dà un po’ di carattere a questi pici, anche se mi aspettavo un po’ più sapidità e intensità dal contrasto col sugo d’arrosto. Per accompagnare il giro dei primi lo chef ci ha offerto quattro raviolotti di burrata con crema di cipolle e pesto di pistacchi (uno degli highlight della casa), piatto forse lievemente ruffiano ma senz’altro squisito.

A seguire ecco un interessante cervo fumé con spinacini, fragole, anacardi e mosto d’uva (15 euro), in cui il gioco di contrasti funziona a dovere: il piatto risulta un’originale insalata estiva da incalliti carnivori.

Il conto

Non prendo il dolce, siamo sazi, ma chiedo un rum – e noto che la scelta dei distillati non è all’altezza della cantina dei vini – ma il conto è una piacevole sorpresa: solo 35 euro a testa (con un po’ di sconto sul totale) che tutto considerato non sono poi troppi.

Informazioni

Enoteca Coquinarius

Indirizzo: Via delle Oche 11r, Firenze
Sito Web: coquinarius.it/firenze/

Orari di apertura: 12:30 – 15:00 | 18:30 – 23:00
Tipo di cucina: mediterranea e toscana
Ambiente: lievemente retrò
Servizio: molto cortese

Voto: 3,6/5