Colombe di Pasqua: chi produce per le marche dei supermercati e dei discount

Chi produce colombe di Pasqua per le private label dei supermercati e dei discount? Dietro il marchio della GDO talvolta c'è un risparmio: quel che è certo è che le aziende sono poche, dietro tante etichette diverse.

Colombe di Pasqua: chi produce per le marche dei supermercati e dei discount

E voi per Pasqua che colombe comprate? Patinatissime confezioni artigianali da 35 euro cadauna o quelle “griffate” del supermercato, rigorosamente prodotte da contoterzisti? Oppure andate sul classico marchio, un Paluani o un Maina che poi, spesso, è lo stesso nome dietro le private label della GDO?

Si fa presto a dire colomba: per il grande lievitato della tradizione pasquale, proprio come per quello natalizio – anche se lo sappiamo che tra colomba e panettone ci sono delle differenze – la scelta è vasta, a volte imbarazzante, a volte inquietante. E non parliamo delle farciture, ambito in cui ormai la stranezza e la gourmettizzazione sono arrivate a livelli siderali. Né dell’orientarsi tra marchi e artigiani. Ma proprio dell’esistenza di un ventaglio di fasce amplissimo: si va dalla colomba dello chef stellato e del rinomato panificatore o pasticciere, a quella dell’onesto artigiano sotto casa, passando per piccole industrie e marchi locali, fino ad arrivare ai grandi nomi che si trovano nei supermercati,  per concludere con le anonime private label dei discount. 

A una tale varietà di origini corrisponde un’altrettanto stupefacente varietà di prezzi: si va dai 70 euro della colomba Mistery prodotta da Marzapani per Gianfranco Lo Cascio agli 89 centesimi del Crai, passando per i nostri amatissimi artigiani che si assestano tra i 25 e i 40 euro al chilo.

Com’è possibile? Certo molto ha a che fare con la qualità delle materie prime: dove l’artigiano cerca il cioccolato monorigine e il burro di zangola, il marchio industriale va al risparmio. E poi c’è la questione delle economie di scala: le grandi produzioni fanno piccoli margini sulle grandi quantità. È difficile stabilire quanto è giusto che costi un panettone artigianale, o una colomba: probabilmente è giusto che costi tanto, ma tantissimo? Uno inizia a sospettare che entrino in gioco altri elementi, attinenti più che alla gastronomia, alla psicologia, o al marketing, che è la stessa cosa. 

Qui noi però vogliamo parlare dell’altro estremo del ventaglio, della fascia più bassa, o primo prezzo: insomma delle colombe che portano lo stesso marchio del supermercato o del discount in cui sono vendute. Anche qui, non mancano le sorprese: se andiamo a leggere le etichette scopriamo che la maggior parte, anzi tutti questi dolci sono prodotti in stabilimenti che riforniscono anche i marchi noti, anzi che appartengono ai marchi noti. E ancora una volta, uno si chiede: com’è possibile? La stessa colomba, fatta nello stesso posto con gli stessi ingredienti, e semplicemente inserita in un packaging diverso, arriva sugli scaffali a un prezzo della metà se non di un quarto rispetto al cosiddetto originale: e com’è fatta quella scatola, d’oro? Il fatto è che il pricing è come il cuore, ha le sue ragioni che la ragione non comprende. Dobbiamo poi subito cassare il sospetto che si tratti di prodotti diversi, di qualità inferiore: mettere su una linea di produzione separata e ulteriore, quello sì che farebbe lievitare i costi. 

E quindi, conclusione logica se badiamo al prezzo e alla sostanza, perché non scegliere un “equivalente”, che ha lo stesso principio attivo ma un prezzo molto inferiore? Nessun motivo: se avete deciso di prendere una colomba di grande marchio, ecco la guida definitiva per trovarla sotto mentite spoglie al vostro supermercato sotto casa.

Per ogni marchio della GDO (dal supermercato del consumatore esigente come Esselunga al discount in cui ci rifugiamo sempre più spesso in questo periodo) vi indichiamo chi è il produttore “nascosto”, qual è il prezzo della stessa colomba a marchio “in chiaro”, e qual è il prezzo del lievitato di marca che trovate nello stesso negozio.

Carrefour

colomba carrefour

La colomba base si chiama Carrefour extra, e non bisogna essere Sherlock Holmes per capire chi la fa, perché in etichetta c’è scritto chiaro e tondo: “Prodotto e confezionato da Paluani S.p.A.”. Si presenta in versione classica e in versione senza canditi. Il packaging è tristino, rosé o celeste. Costa 3,49 euro, scontato 2,59.

L’alternativa raffinata è la Carrefour selection, nelle versioni zenzero e gocce di cioccolato, mirtilli rossi e gocce di cioccolato, pesca e yogurt, tre cioccolati. La fa sempre Paluani. Costa 4,99 euro ma la pezzatura è da 750 grammi, quindi il prezzo al chilo è 6,65 euro.

Il prodotto top è quello della linea Terre d’Italia, packaging colorato e invitante, il nome è Colomba pasquale della Lombardia. In etichetta si legge: “Prodotto da Vergani Srl nello stabilimento di Via Oristano, 5 20128 Milano”.

Il prezzo di questo artigianal-sounding è 12,49, che è anche la colomba più cara che potete trovare al Carrefour: quella delle Tre Marie costa infatti 10,90. Mentre il primo prezzo “di marca” è Bauli con 4,99. E Paluani costa 5,99 euro, più del doppio del private label prodotto nello stesso stabilimento (ma con leggerissime differenze nei valori nutrizionali e quindi forse negli ingredienti).

Esselunga

colomba esselunga le grazie

Anche la catena di supermercati milanese ha una colomba base con scelta tra classica e senza canditi, e una confezione a colori tenui, appena un minimo meno improvvisata. Il marchio in verità non è Esselunga ma Le Grazie (Tre Marie sounding?), comunque realizzato specificamente da “Maina Panettoni S.p.A. nello stabilimento di Via Bra (Tagliata), 109 Fossano (CN)”, come specificato in etichetta. Costo: 3,69 euro.

Curiosamente, nella stessa Esselunga si trova tra molte altre anche la colomba Maina, che è anche la più economica tra quelle di marca: 5,98 euro, ma scontata 3,99: siamo lì.

Da aggiungere, anche se siamo su altri livelli, la colomba pasticceria Elisenda, frutto di una collaborazione tra la catena e i Fratelli Cerea del ristorante stellato Da Vittorio: una private label gourmet, il lievitato costa 24,80 euro, è realizzato nello stabilimento Esselunga di Parma, e in etichetta riporta la dicitura “fatto a mano” nonché la lunga descrizione del lunghissimo procedimento. 

Conad

colomba conad

Colomba a marchio Conad, anche qui in versione classica e senza canditi, anche qui confezioni superbasic e colori pastello. Produttore: Paluani come per il Carrefour. Prezzo: 3,89 euro, con sconto 3,89.

Nello stesso negozio, Balocco e Bauli vengono via a poco di più, 4,99 euro. La stessa Paluani a 3,99 la pezzatura da 750 grammi, quindi 5.32€/kg.

Anche in questo caso abbiamo una linea premium: si chiama Sapori e Dintorni, riporta la dicitura “incartato a mano”, ed è prodotto da Vergani come per Carrefour. Leggermente più basso il prezzo: 9,90 euro.

La colomba tradizionale di Vergani, sul sito dello stesso produttore, costa 16,90.

Crai

colomba crai

Una colomba da record quella del Crai, mezzo chilo a 0,89 euro (veramente “a partire da”, qualunque cosa significhi), quindi 1,88 al chilo. La confezione è ridotta al minimo, non c’è neanche la scatola di carta ma è un sacchetto di plastica – che per un prodotto delicato come la colomba può fare la differenza. Il produttore, come per Esselunga, è Maina.

Al Crai si trova anche la colomba Bauli da 750 grammi a 0,99, quindi 1,24 al chilo, ancora meno.

Coop

colomba coop

Ancora Maina per Coop. Ci sono due categorie: la basica, con colomba classica o senza canditi, a 4,82 euro. E la linea Fior fiore, con varianti classica, dolci frutti senza canditi, cioccolato e ciliegie: prezzi tra i 6,39 e gli 8,90, ma scontati tra i 4,79 e i 6,67.

Attenzione perché la colomba a marchio Maina si trova a 4,99, ma nel momento in cui scrivo è scontata a 2,99 quindi a meno di quella marchiata Coop.

Pam Panorama 

colomba pam

Colomba classica o senza canditi per Pam, a 3,79 euro. È prodotta nello stabilimento di via Santa Lucia 51 a Fossano (CN), quindi si tratta di Balocco.

La stessa colomba Balocco, primo prezzo di marca, la troviamo a 2,99 per 750 grammi, quindi 3,99 al chilo.

Versione premium, la linea Tesori: incarto non rigido, e di carta lucida semplice in tinta unita, come se fosse un pacchetto fatto a casa (farà anche artigianale ma è a rischio rottura). Prezzo 9,99. 

Selex

La linea interna di dolci da ricorrenza di Selex, gruppo multi-insegna che comprende anche i supermercati Mercatò, A&O, C+C, Familia e altre insegne regionali, è a marchio Le bontà del pasticciere.

Il produttore è Il vecchio forno di Brogliano (Vicenza), un’industria dolciaria specializzata in panettoni, colombe e pandori. 

Lidl

colomba lidl favorina

La colomba, classica o al cioccolato o alla crema chantilly, dei discount Lidl porta il marchio La Favorina. Dietro c’è Bauli. Il prezzo base è 3,99 euro. Come tutti i discount, Lidl vende rari prodotti di marca, quindi qui nessun confronto.

Eurospin

Dietro l’altisonante nome Duca Moscati che marchia le colombe Eurospin c’è, ancora una volta, Paluani.