Eataly Bari: come è diventato barese lo store piemontese

Eataly Bari: come è diventato barese lo store piemontese

Dicono – i malpensanti, si intende – che Eataly, la catena di negozi specializzati in cibi gourmet fondata da Oscar Farinetti, sia piemontecentrica. Ovvero che tenda ad incentrare l’offerta sui prodotti del Piemonte, Regione del patron, specialmente se ci si sofferma su alcuni reparti, quello dei vini in primis. Sta di fatto Eataly Bari, lo store in Fiera del Levante sul Lungomare Starita, da qualche giorno a questa parte si è legato maggiormente al territorio pugliese. Tra novità interessanti, diventa barese, o almeno più di quanto lo fosse prima.

Parliamo del quarto punto vendita più grande d’Italia, tra i negozi di “alti cibi” della famiglia Farinetti, che, tanto per cominciare, ha completamente rinnovato l’ambiente, ora decisamente più accogliente.

Alla “prima” di questo rinnovamento noi siamo stati, un paio di giorni fa, e vi mettiamo in guardia: di primo acchito lo spazio sembrerebbe ridotto. Di fatto, adesso lo store è concentrato su un unico piano, che ora ha due terrazze al coperto, affacciate direttamente sul mare. Spazi rimodulati, insomma, in cui è più facile acquistare, con un’ offerta enogastronomica completamente rinnovata che, per l’appunto, parla più barese.

Tutte le novità di Eataly Bari

Rilancio del punto vendita? Per Francesco Farinetti – il figlio maggiore di Oscar, ovvero il Ceo di Eataly Italia – quella di Eataly Bari è addirittura una “nuova apertura”, da considerarsi la quarantesima nella famiglia di Eataly.

Mentre Michele Montemurro, ora responsabile del punto vendita di Monaco, lascia il testimone a Davide Ucchino, nuovo store mananger, si ampliano il menù e l’offerta enogastronomica da consumarsi in loco, con una carta che ora propone colazioni, brunch, aperitivi e cene.

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Più referenze in enoteca, dove ora 100 vini rosati identificano la Regione che ne è diventata la regina.

Arriva, anche a Bari, la formula “dal banco alla tavola”, ovvero “Le cucina del mercato”  – già presente a Torino, per esempio – per cui il cliente sceglie al banco il pescato del giorno o un taglio di carne e si fa cucinare la pietanza direttamente dai cuochi di Eataly, per consumare lì. Una cosa simpatica, che permette anche di combinare diverse proposte, personalizzando i piatti. Aggiungeteci che a Bari c’è il “fornello” tradizionale pugliese, per farsi cucinare la carne selezionata dalla macelleria.

Poi, un paniere di prodotti a prezzo bloccato – alcuni alimenti “di punta” di Eataly vengono addirittura ribassati – e l’ingresso di Michele Carofiglio, conosciuto in città come “Gagang” e famoso per le sue pescherie; gestirà il rinnovato banco del pesce che domina l’offerta del ristorante a tema, ora circondato di verde.