4 Ristoranti in Friuli per scovare la migliore cucina carnica: le nostre pagelle

Le nostre pagelle ai 4 Ristoranti del Friuli Venezia Giulia (e ad Alessandro Borghese) protagonisti del programma di Sky Uno: la settima puntata dell'edizione 2020, dedicata alla cucina carnica, vista da noi.

4 Ristoranti in Friuli per scovare la migliore cucina carnica: le nostre pagelle

Devo essere sincera: io il Friuli, protagonista di questa nuova puntata di 4 ristoranti dedicata alla cucina carnica, non lo conoscevo mica tanto. Poi, l’estate scorsa, ci ho fatto una breve ma intensa full immersion: due lunghi weekend, uno family friendly e uno enogastronomico, che mi hanno fatto scoprire una terra straordinaria, ma straordinaria davvero.

E il frico. Gesù, il frico. Ecco, se fossi stata in Alessandro Borghese altro che zucca oggetto di bonus, prodotti dell’orto ed erbette di montagna. Io solo frico avrei ordinato. E non potendo dare un bonus per il miglior frico (perché ahimè, non li ho assaggiati, e in queste pagelle valuto solo la performance televisiva, non il cibo) dichiaro lo sciopero del bonus. Per questa puntata, niente punti in più, basta che Alessandro e i suoi quattro moschettieri facciano davvero onore al territorio, cercando il miglior ristorante di cucina carnica del Friuli, e guai a dirlo agli stellati della zona, come il Laite di Sappada, tanto per dirne uno.

Insomma, una puntata che inizio con travolgente entusiasmo senza ancora sapere quanto quella carica accumulata mi servirà a rimanere sveglia. Sarà la pesantezza del frico che ho sognato di mangiare, o più probabilmente sarà l’andi soporifero dei concorrenti in gara, però vi giuro che ho faticato ad arrivare a fine puntata.

Quel che ho capito è che, alla fine, il Friuli è proprio come me lo ricordavo: è il posto dove davvero andrei a rilassarmi in vacanza, ma mai e poi mai io, cittadina impenitente, riuscirei a vivere la mia vita in tutta quella quiete. Gente buona, meravigliosa, un tripudio di 7 e di 8 e rassicurazioni e sorrisi sinceri. Ma ragazzi, fatevelo dire: questi quattro concorrenti sono una noia mortale.

Sara, Antica Osteria Stella d’Oro

4 ristoranti alessandro borghese friuli

La Nicoletta Braschi del Friuli va dritta all’obiettivo, agguerritissima perché vuole i 5mila euro per comprare un forno nuovo. Gentile, adorabile, simpatica, in perfetta sintonia con il suo impacciatissimo socio che sbaglia tutto lo sbagliabile, ma che sembra l’unico ad aver capito tutto, quando si rivolge alla sua brigata energica come il lattuccio caldo della buonanotte dicendo: “Questa è la scarica di adrenalina che ci vuole in questa calma Carnia”.

VOTO: 6 e 1/2

Alessandro, Edelweiss Stube

4 ristoranti alessandro borghese friuli

Inizialmente Alessandro sembra l’elemento su cui puntare per girare nel verso giusto le sorti di quella puntata. “Quello è come me, è un gran fricone”, si presenta all’inizio, e già ci piace. In effetti è forse l’elemento meno demoralizzante, con qualche voto più cattivello e qualche commento un po’ più graffiante. Festeggia perfino a fine servizio, docciando i suoi con le bollicine senza neanche aver vinto. Sarà mica un infiltrato?

VOTO: 7

Paola, La Buteghe di Pierute

4 ristoranti alessandro borghese friuli

Eccolo, il ritratto della calma che mi aspetto di trovare nel silenzio delle montagne.

VOTO: Scusate, mi sono addormentata.

Federico, Osteria al Cral

4 ristoranti alessandro borghese friuli

Il tenerone della situazione, Federico è da solo in cucina ed è dipinto come un pasticcione fin dalla prima inquadratura, con le padelle che gli cadono dal piano cottura. Ma il suo segreto è avere mille personalità, e lo dimostra parlando con se stesso in terza persona, dandosi del noi, e chiacchierando amabilmente con le sue dieci identità mentre la sua fidanzata zitta zitta lo guarda un po’ preoccupata. Ci credo che poi va in palla con il dramma dei dolci offerti: come spiego ad Alessandro Borghese che non so quale dei Federico in cucina ha preso la decisione di toglierli dal conto?

VOTO: 6

Alessandro Borghese

4 ristoranti alessandro borghese friuli

Nemmeno lui ce la fa a tirare su questa puntata moscia. Lo si vede proprio, che stenta nella conversazione a tavola, con dei commensali che si illuminano solo quando possono correggerlo sulla pronuncia del dialetto friulano. E allora, non resta che parlare di cjarsons (i tradizionail ravioli friulani). E poi di cjarsons, e di cjarsons, e ancora un po’ di cjarsons. Ma che cjarsons.

VOTO: 6