Cooking with Paris: Hilton che cucina è qualcosa di surreale

Cooking with Paris, serie Netflix su Paris Hilton in cucina, non avrà una seconda stagione. Noi l'abbiamo vista per capire cosa la rende, a suo modo, unica.

Cooking with Paris: Hilton che cucina è qualcosa di surreale

Per chi è nato negli anni in cui Paris Hilton cominciava a diventare famosa, faceva musica, cinema, sfilate e finiva in prigione con la stessa velocità con cui una persona normale beve un bicchiere di vino, scoprire che nel 2021 ha compiuto 40 anni, può rappresentare uno shock. Se poi quella persona si occupa anche di cibo e scova (in ritardo) la sua serie di cucina (Cooking with Paris, che Netflix ha già deciso di non rinnovare), lo shock è doppio, incontenibile.

Mettiamo subito in chiaro le cose: Paris Hilton che cucina, come Paris Hilton che fa qualunque cosa, è un esperimento antropologico. Infatti il mio invito è a leggere la sua biografia, per scoprire se c’è qualcosa che Paris Hilton non abbia fatto, qualche campo in cui non si sia addentrata, perfino finire sul Guinnes dei primati nel 2007 come star più sopravvalutata e fidanzarsi con Nick Carter. Certo, con 800 milioni di dollari in saccoccia, tutto sembra più verosimile. Ma non stiamo a puntigliare.

Su Brainy c’è questa citazione di Paris Hilton che dice “Non c’è nessuno al mondo come me. Io penso che ogni decade abbia una bionda iconica, come Marylin Monroe o la Principessa Diana e, in questo momento, sono io quell’icona”.  E questa icona ha deciso di cucinare. In un’intervista ha dichiarato che l’ispirazione per il programma è venuta dopo aver pubblicato sul suo canale Youtube la ricetta della sua “famosa” (c’è scritto proprio così) lasagna. Quasi 5 milioni e mezzo di visualizzazioni. “Non avevo idea che sarebbe piaciuto così tanto. Ho iniziato a ricevere telefonate che mi proponevano di trasformarlo in una serie e il resto è storia!”

Cooking with paris

La serie Cooking with Paris, in Italia tradotta letteralmente “In cucina con Paris”, è andata in onda per la prima volta su Netflix ad Agosto 2021, e comprendeva sei episodi, in cui Hilton cucina diverse ricette insieme a ospiti celebri: Kim Kardashian West, la cantante Saweetie, Nikki Glaser, Demi Lovato, Lele Pons, infine Kathy Hilton e Nicky Hilton. In confronto alle altre, Kim Kardashian sembra Carlo Cracco e questo la dice lunga.

Di pochi giorni fa è la notizia che, dopo la prima serie, Netflix ha cancellato lo show per motivi ignoti. E proprio per scoprire quali motivi è necessario guardare gli episodi. O guardarne almeno uno perché 6 sono troppi per chiunque. Il quadro che ne esce fuori è assolutamente surreale, se non in modo comico, almeno in modo curioso. Ecco perché.

Cucinare con i tacchi è ok

Cooking with Paris
L’apparato estetico di Paris Hilton in cucina è tutt’altro che funzionale. Da queste parti non siamo stupiti: Benedetta Parodi ci aveva già abituato all’idea che si può stare ai fornelli portando tacchi atomici e conservando un’allure bellissima. Hilton va oltre: ha i guanti di pizzo, i vestiti di brillanti, neanche un capello fuori posto. In ogni caso si vede che l’incolumità dei vestiti le è più cara di quella dei piatti.

La puntata italiana è la fine

E non lo dico per patriottismo. Prima di tutto per la storia della famiglia Hilton che nel ristorante italo-americano Don Tana ha ben due piatti dedicati. Poi per la scena in cui Hilton prova a fare i cannoli siciliani e li riempie di brillantini e zuccherini al punto da intossicare Demi Lovato mentre li assaggia. La stessa Lovato che cucina con lei è, senza offesa, la persona meno adatta a stare in una cucina che si sia mai vista.

Kim Kardashian una di noi

Kim Kardashian Cooking with Paris
Lei che cucina la mattina i pancakes con la prole, che insegna a Hilton la ricetta della frittata, che si presenta vestita in modo comfy pur rimanendo spaziale, che mangia sul serio il piatto che ha preparato (Hilton fa finta, si vede) che armeggia tra i fornelli con calma e controllo, addirittura che discetta della grandezza delle fette di bacon, è veramente una di noi. A parte il patrimonio da 1 miliardo di dollari.

L’importante è la scioltezza

Paris Hilton non sembra molto a suo agio nelle vesti di cuoca, ma lo nasconde bene con una serie convulsa di “Oh my God” e “delicious”. Il frullatore è il suo peggiore nemico, invece di accendere la cappa accende la luce, non ha mai usato il forno in vita sua, più che cucinare del cibo, sembra prenderlo a randellate con i suoi mestoli di brillanti, non sa cosa sia una frusta (“cos’è? Io non so i nomi delle cose”). I movimenti sono agili e comfort come quelli dell’uomo di latta nel Mago di Oz. Ma lei sorride e manda via tutto con un battito di ciglia.

Levatele quei glitter

Cannoli Paris Hilton
Paris Hilton è ossessionata dai glitter e dagli zuccherini come noi lo eravamo dagli orsetti gommosi. I cannoli ne sono inondati, la famosa (?) Funfetti Cake dove aggiunge lo zucchero filato oltre a una vagonata di confettini, e i marshmallow blu che sono inspiegabili e al tempo stesso necessari lo dimostrano bene. Tra un piatto e una borsetta per cani non c’è nessuna differenza, e Paris Hilton vuole dirlo con coraggio.

Il commento del critico cinematografico

Il mio compagno di serie e di vita ci tiene a dire la sua e, dopo aver militato nel cinema, sostiene che in “Cooking with Paris” ci siano alcuni riferimenti al cinema neorealista italiano. Ovvero l’epoca in cui venivano scelti attori non professionisti per interpretare non solo personaggi di secondo piano ma anche ruoli principali. Solo che Visconti e Rossellini li raccattavano dalla strada, mentre Paris Hilton è stata prelevata da una limousine su un boulevard di multimilionari.