Perfino Dissapore parla della Pizza-Fest di Dissapore

Sì, lo ammetto, è stato stancante, ma ne è valsa la pena.

Avere un carattere meticoloso come il mio peggiora le cose, se poi collabori con tre pizzaioli come Enzo Coccia, Gino Sorbillo e Franco Pepe, la vita si fa ancora più (piacevolmente) complicata. Nel suo libro “Una storia napoletana. Pizzerie e pizzaiuoli tra Sette e ottocento“ il Prof. Antonio Mattozzi racconta che tempo fa i pizzaioli venivano considerati alla stregua degli “acquaioli”, beh, se avessero visto cosa è successo domenica scorsa alla prima “Pizza-Fest” di Dissapore sarebbero stati orgogliosi dei loro eredi, e della dignità che hanno saputo dare al mestiere.

Si sono confrontati continuamente per evitare anche il più piccolo errore, e oltre all’attenzione maniacale per ogni particolare, ci hanno messo il cuore. Tre grandi professionisti, davvero. Per cui, grazie a Enzo, Gino, Franco e ai loro splendidi ragazzi. Grazie anche per le vere star dell’evento, il ripieno con le scarole pensato da Pepe, il condimento con il “superpomodoro” di Gino Sorbillo e le pizze fritte di Enzo Coccia, ripiene di cicoli e ricotta. Tutte cose che non dimenticheremo facilmente.

Poi l’entusiasmo dei lettori di Dissapore che sono venuti in tanti e non per mangiare la pizza sotto casa.

Ne dimentico sicuramente qualcuno, mi dispiace, ma i primi che mi vengono in mente sono Roberto e Cristiana da Brescia, Giulia e marito dal Veneto, Elvio Gorelli con la sua troupe addirittura dalla Svizzera, altri dalla Toscana e dalla Puglia, tantissimi da Roma e chiaramente da Napoli.

Grazie anche a chi ha portato altri memorabili prodotti: Mimmo del caseificio il Casolare, Luciano Di Meo con il suo fantastico prosciutto, Mario Cipriano del birrificio Karma, Alexia Capolino Perlingieri con i vini e l’ottimo olio Ortice, poi i “piennoli” di Casa Barone. E vogliamo parlare del modo in cui il super macellaio Mario Carrabs ha coinvolto tutti con la brace di fine serata?

Lascio per ultima una persona speciale, ma dovrebbe essere la prima, mia moglie Cristina. Grazie per come hai viziato i nostri ospiti per tutto il fine settimana, per l’impegno silenzioso e per avermi reso felice.

Grazie.

Sulla Pizza-Fest torneremo domani, ma non pensate che gli eventi di Dissapore finiscano qui, ci vediamo al prossimo.

[Fonti: Giunti Store, video: Chefdicucinamagazine, Giulia Graglia, immagine: Claudia Orlandi]