Guida a cos’è immorale nella nostra lista della spesa: la carne

Una guida a ciò che è moralmente discutibile della nostra alimentazione, dai problemi etici a quelli ambientali e di salute. Più consigli pratici su come fare scelte più informate, socialmente consapevoli di ciò che mettiamo in bocca

Guida a cos’è immorale nella nostra lista della spesa: la carne

Non mangia carne, per non inquinare il pianeta con le letali emissioni di gas degli animali da allevamento.

Non beve latte, perché contiene residui di antibiotici e per le condizioni disumane in cui vivono mucche e vitellini.

Non mangia uova, perché gli allevamenti di galline ovaiole sono un vero inferno in terra.

Non mangia pesci, per non depauperare la fauna marina.

Non mangia nemmeno frutta e verdura, perché piene di pesticidi, e perché è contro la moderna agricoltura intensiva.

Ma allora, che cosa mangia il nostro mangiatore etico? C’è speranza per lui, di sopravvivenza in un pianeta malato e che stiamo sempre più sfruttando per soddisfare le nostre esigenze?

Ma soprattutto, siamo informati su tutto quanto bisognerebbe sapere sui cibi di cui ci nutriamo regolarmente? Sappiamo davvero cosa c’è dietro il nostro panino di salame o dietro la rassicurante tazza di latte che beviamo la mattina?

Se non ne siete così sicuri, fatevi con noi un giro nel lato selvaggio e oscuro del cibo, e forse scoprirete qualcosa che ancora non sapete. E che, forse, non avreste mai voluto scoprire.

Iniziamo con ciò che atavicamente rappresenta l’idea di “cibo” nel nostro immaginario: la carne.

LA CARNE

carne scongelata

CARNE BOVINA

Bistecca alla fiorentina

Avete presente tutti quei racconti terribili sulla vostra bistecca e sulle sue origine? Beh, sono tutti veri.

La fiorentina che arriva sulla vostra tavola è presumibilmente piena di antibiotici, e pensare a degli allevamenti che non somministrino antibiotici al momento è un puro sogno, dati i pochi incentivi agli allevatori.

Le bestie vivono circa un anno, prima di essere macellate: quanto basta per ammalarsi e aver bisogno di forti dosi di antibiotici. E’ possibile allevare un animale in modo “naturale” e senza antibiotici, per esempio Dissapore vi ha segnalato i pochi e più meritevoli allevatori italiani di carne grass-fed, ma la maggiorazione del prezzo potrebbe toccare l’80%.

E neanche così, forse, il gioco vale la candela per chi alleva, viste le cure e i costi necessari.

Per non parlare del costo ambientale: ridurreste in maggior misura le emissioni di anidride carbonica diventando vegetariani piuttosto che rinunciando alla vostra auto: per ogni misero chilo di carne di manzo, infatti, sono necessari almeno 10 kg di mangime e ben 8 galloni (ogni gallone equivale a circa 4 litri) di acqua.

Ragione per cui, a oggi, quasi un terzo dei terreni coltivabili a livello mondiale è destinato a produrre foraggio per animali, e per arrivare questo dato si sono abbattuti migliaia di acri di foreste, con conseguente danno alla biodiversità ambientale.

Senza contare le emissioni dei bovini che rilasciano metano direttamente nelle nostra atmosfera: circa il 20% delle emissioni di metano negli Stati Uniti sono causate dagli allevamenti di bestiame.

COSA COMPRARE

Anche acquistando la vostra carne dal piccolo produttore locale, non migliorerete di molto la situazione, anzi, potreste peggiorarla. Purtroppo, l’unica soluzione pare quella di rinunciare a un po’ delle nostre amate bistecche.

POLLO

pollo al forno

Possiamo dirlo senza tema di smentita specie dopo le inchieste di Report: i polli sono più pompati di un atleta sovietico degli anni ’80. I produttori ci hanno messo anni a pompare i 9 miliardi di pollame che allevano ogni anno, così che oggi possono diventare grandi il doppio e in metà tempo rispetto a 50 anni fa.

Oggi, infatti, il solo petto di pollo pesa più dell’intero pollo di qualche decennio fa. Questi poveri polli all’ingrasso veloce, vivono delle vite tristi e marce, e la loro carne può essere fibrosa o presentare il “petto di Woody, o emorragia, e causare una sgradevole colorazione chiamata “malattia del muscolo verde”.

Ma i problemi non finiscono qui.

Molti produttori di polli sono accusati di mantenere gli agricoltori in uno stato di di servitù ed è recente il caso della compagnia Tyson Foods, maggiore produttore di pollo negli USA, insieme a Sanderson Famrs e Perdue farms, accusata di negare ai propri operai persino i minimi diritti fondamentali quale l’andare in bagno, per seguire il ritmo della catena produttiva, inducendo i dipendenti a ricorrere all’uso di pannolini per espletare i bisogni fisiologici.

COSA COMPRARE

Va da sé che l’etichetta con scritto “naturale” non voglia dir nulla, significando soltanto che la carne non è stata addizionata di aromi artificiali. Anche l’etichetta “biologico” non è di maggiore aiuto: significa che i polli sono stati allevati senza ormoni, nutrendosi al 100% con mangimi naturali e organici. Ma ovviamente, non c’è alcuna garanzia a supportare tale informazione.

L’unico modo per essere sicuri del pollo che mangiamo, sarebbe quello di conoscere l’allevatore e fargli domande sul metodo di allevamento. Semplice, no?

HOT DOG

hot dog

Si dice che il 2% degli hot dog che gustiamo contengano nientemeno che…. DNA umano! Non chiedete come ci sia finito dentro, ma è così. E i due terzi dei casi di hot dog contaminati sono “prodotti vegetariani”: non c’è più religione.

COSA COMPRARE

Per avere hot dog privi di nitrati, occorre scegliere quelli a base di bovini nutriti esclusivamente con erba o foraggio o di maiali allevati a pascolo. Peccato che questo dato non possiamo riscontrarlo sulla confezione.

PANCETTA

bacon, pancetta, guanciale

Forse non tutti sanno che la pancetta pare avere un ruolo attivo nella formazione del cancro dell’intestino e che lo scorso anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito le carni trasformate tra gli elementi cancerogeni, mettendoli sullo stesso piano del fumo di sigarette e delle emissioni dei motori diesel.

Mangiare due fette di pancetta al giorno, ha infatti dichiarato l’OMS, può aumentare del 18% le probabilità di sviluppare un cancro all’intestino.

Naturalmente la questione riguarda tutte le carni rosse, quali bistecche, filetti di maiale, hamburger, anche loro ritenuti responsabili dell’incremento della patologia.

La pancetta, inoltre, contiene anche nitrosamine, sostanze nocive che potrebbero causare, secondo alcuni ricercatori, ingenti danni al DNA, con conseguente sviluppo di patologie quali morbo di Parkinson, Alzheimer e diabete.

COSA COMPRARE

L’istituto americano per la prevenzione e cura del cancro (National Cancer Institute) raccomanda di cuocere carne e pancetta lontane da fiamme libere e di ridurre i tempi di cottura, eliminando le parti carbonizzate, le più dannose, e preferibilmente utilizzando il microonde.

AGNELLO

agnello

La tenera carne di agnello è quella che causa le maggiori quantità di emissioni di carbonio: infatti, mettere un solo chilo di carne di agnello sulla piastra del barbecue equivale a emettere la stessa quantità di emissioni di carbonio che vengono emesse guidando un’auto per 90 miglia.

Questo vale soprattutto per gli Usa, dove l’agnello è per la maggior parte importato. In Italia, non dovremmo avere di questi problemi, a patto di comprare le nostre bistecche di agnello dal macellaio di fiducia, e… che non si serva dallo stesso fornitore che rifornisce il mercato USA.

COSA COMPRARE

Volete andare sul sicuro? Diminuite il consumo di carne rossa, semplicemente.

MAIALE

costine maiale

Contrariamente ai luoghi comuni, ai maiali non piace affatto starsene in piedi in mezzo ai loro stessi escrementi. I poveri maiali, tra tutti gli animali da allevamento, sono quelli che fanno la vita peggiore: in gabbia, e privati delle luce per la maggior parte del tempo per essere mantenuti calmi, i poveretti soffrono anche l’odore di ammoniaca derivante dal loro stesso letame.

Inoltre, hanno i piedi lesionati e doloranti a causa della griglia dove appoggiano e dove sono costretti a stare tutto il giorno. I maiali maschi, o verri, vengono inoltre castrati perché pare che gli ormoni maschili diano un cattivo odore alla carne.

Ma soprattutto, è il triste viaggio verso il macello a essere infernale. I maiali, oltretutto, essendo anche animali intelligenti, in quest’ultimo viaggio sono presi da un sacro timor panico, presagendo quella che sarà la loro fine.

E comunque, anche qualora vogliate ignorare le questioni etiche o riguardanti la vita dei maiali di allevamento, non scordate che la maggior parte dei salumi affettati vi riempirà di sodio, che non solo è dannoso per il livello della pressione sanguigna ma… causa anche problemi di erezione, ovviamente solo nei maschietti.

L’American Heart Association ricorda che sei sottili fettine di insaccato possono contenere la metà della dose giornaliera di sodio raccomandata!

COSA COMPRARE

Trovare un maiale allevato al di fuori del complesso industriale non è facile ma nemmeno è impossibile, e in questi ultimi tempi i macellai che si riforniscono da allevatori non industriali stanno aumentando. Basta cercarli.

FOIE GRAS

foie gras

Sono rimasti in pochi a non sapere come viene prodotto il raffinatissimo foie gras, o patè di fegato d’oca. Per quei pochi che ancora non avessero visto le immagini raccapriccianti reperibili facilmente in rete, ricordiamo che le oche vengono letteralmente ingozzate, due volte al giorno, con dei veri tubi che vengono loro infilati in gola, e da cui escono circa due chili di mangime per volta.

I poveri animali, oltre a soffrire terribilmente durante questo “trattamento”, arrivano ad avere un addome così grande e gonfio da non riuscire più a reggersi in piedi, oltre a riportare ovvie lesioni, soffrire di diarrea e infezioni varie.

Oltretutto, visto che solo i maschi sono utili per il foie gras, le femmine sono letteralmente gettate in macchinari dove diventeranno cibo per gatti o fertilizzanti: secondo il settimanale americano Newsweek, circa 40 milioni di anatroccoli all’anno subiscono questo triste destino.

Sicuri di voler proprio mangiare foie gras?

COSA COMPRARE

Forse è il caso di lasciar perdere.

TACCHINO

tacchino arrosto

Ben l’83% della carne di tacchino contiene “supebatteri” resistenti agli antibiotici. Ma anche il 57% della carne di pollo presenta gli stessi batteri ed il 14% della carne di manzo o i gamberetti.

COSA COMPRARE

Non esistendo secondo la legislazione italiana alcun obbligo di etichette riportanti la dicitura “senza antibiotici aggiunti”, mangiate la vostra coscia di pollo o tacchino e non vi fate troppe domande.

[Crediti | Link: Grub Street, Dissapore, Newsweek, Corriere della Sera, Heart.org, Airc.it, N.Y.Mag, Clear Labs, Smithsonian Mag]