Dieta Barf, anche i cani stanno a dieta

Se ne parla già da un po', della dieta Barf per cani: molta carne cruda e altre regole per ritrovare l'alimentazione "ancestrale" dei quattro zampe.

Dieta Barf, anche i cani stanno a dieta

Libri, video su youtube, portali, blog: ormai si parla ovunque e in maniera insistente della dieta barf, che riguarda l’alimentazione dei cani (e dei gatti, ma non solo). Moltissimi i seguaci, i negozi di alimenti Barf spuntano come funghi, così come seminari e incontri a tema con specialisti e veterinari. Scopriamo di cosa si tratta, ma anticipo che spero proprio abbiate un congelatore capiente.

Biologically Appropriate Raw Food

Si tratta dell’acronimo Barf, e significa cibo crudo biologicamente appropriato, anche se in passato lo stesso acronimo significava semplicemente Bones and Row Food. Su mondo-barf si legge: “Con la Barf si vuole tentare di riprodurre il più possibile l’alimentazione di canidi selvaggi, come per esempio quella del lupo. Poiché non è possibile alimentare i cani con animali interi e selvaggi, bisogna confrontarsi con le esigenze del cane. La dieta barf è composta da un 80% di prodotti di origine animale (carne, ossa/cartilagine, frattaglie, trippa) e dal 20% di prodotti vegetali (frutta e verdura). Il punto di partenza del concetto BARF è il consumo da parte del cane di una preda intera allo stato brado, ricca di tutte le sostanze nutritive di cui il cane ha bisogno. Dentatura, anatomia e fisiologia dell’animale ne sono la prova”.

Vantaggi e…

Sono moltissime le critiche alle classiche crocchette confezionate, o agli alimenti umidi: di recente è addirittura uscito un articolo su come possano portare a cardiopatie nel cane. Di conseguenza, se passano notizie come questa, o se dilaga la vendita di snack (e torte, e panettoni, e colombe) a carissimi prezzi, potrebbe venire spontaneo a molti scegliere sempre più semplicità nella dieta del proprio cane. Molti, infatti, per le stesse ragioni confrontano la dieta Barf canina con la dieta Paleo umana: il concetto alla base è lo stesso: tornare alle origini. I vantaggi della dieta barf quindi sarebbero: semplicità dell’alimentazione, miglioramenti del tono muscolare, assenza di tartaro, minor incidenza di malattie ossee e l’elenco procede.

… svantaggi

Di contro, esistono svantaggi. Come l’uomo di oggi non può essere paragonato all’uomo antico, lo stesso vale per il cane: l’istinto e la natura sono gli stessi, ma le condizioni di vita sono cambiate radicalmente. Tra gli svantaggi che segnalano per la dieta Barf si legge:

  • aumento dell’aggressività dell’animale;
  • rottura dei denti;
  • proliferazione batterica con conseguente rischio zoonosi (malattie infettive trasmesse da animale a uomo);
  • rischi di perforazioni intestinali e stomaco;
  • rischi di carenze nutritive se la si segue all’acqua di rose;
  • costa: 3-5€ di carne al giorno o 6-7€ di pesce al giorno più integrazioni varie equivalgono a 8-10€ al giorno per un cane di 30 kg

Come si fa? Un esempio su 30 kg di cane

Innanzitutto, vale sempre la regola sacrosanta per pesce e carni crude: il congelamento per lungo periodo in modo da abbattere tutti i rischi o quasi. L’organizzazione e la preparazione igienico-sanitaria è alla base della dieta barf: senza le minime nozioni, diventa davvero un macello. Da animalpedia: “si tratta di una dieta diversa che non prevede l’aggiunta di conservanti, cereali o grano, alimenti di cui il cane non ha bisogno”. L’alimentazione prevede:

  • interiora crude;
  • uccelli interi, costolette con osso, agnello;
  • pesci interi come salmone e sardine;
  • integrazioni come oli e grassi

Menù giornaliero

Sempre Animalpedia fornisce un esempio di barf su un cane di 30 kg, come potrebbe essere il mio mezzo galgo Indiana Jones. Le scelte sono:

  • 300 g di ossa crude carnose (ali di pollo, costolette di manzo o agnello, cavallo, selvaggina ed esotici);
  • 100 g di carne macinata (pollo, tacchino, agnello o pesce);
  • 50 g di interiora (intestino, cuore, reni o animelle di pollo)

Da unire a:

  • 50 g di verdure e ortaggi (carote, zucca, spinaci o broccoli);
  • 1 uovo crudo con il guscio o uno yogurt senza zucchero;
  • 1 cucchiaio di olio di fegato di merluzzo o di olio di salmone

Io non l’ho mai provata e non mi pronunzio a riguardo, sarei anche curiosa di ricevere da voi testimonianze, ma posso dire che questo ambito naturale è comunque un business come altre realtà (nulla di male eh). Come scritto all’inizio, fioccano shop online piuttosto costosi e diete personalizzate a pagamento. Esattamente come per noi umani, quanto decidiamo di seguire una dieta che abbia nome e cognome.