Eccellenze italiane: scopritele con Giorgia Meloni (altro che Linea Verde)

Eccellenze italiane: scopritele con Giorgia Meloni (altro che Linea Verde)

Ma quale Linea Verde, per scoprire le eccellenze italiane bisogna seguire Giorgia Meloni su Instagram. Prima di andare a dissertare intorno alla sua più recente strategia comunicativa, non deliberatamente ispirata a quella di Matteo Salvini, e finanche “nobilitata” rispetto a quest’ultima, facciamo un ragionamento.

Che cos’è, da sempre, che tiene uniti gli Italiani? Il calcio, certo. Subito dopo, però, c’è la buona cucina di casa. Basta andare al baretto all’angolo (notoriamente il posto migliore per sondare l’aria che tira) per sapere che non c’è nulla che metta d’accordo noi Italiani come la difesa della pastasciutta.

Il formaggio italiano, altro che quello francese. La pizza italiana, cosa volete capirne voi Americani (che poi, ogni tanto, c’è pure del vero in quel che si dice al bar). Insomma, viva l’Italia unita, quando si siede intorno a un tavolo per mangiare.

Devono averlo capito i nostri politici, che hanno iniziato a trasformare la loro strategia comunicativa prendendo spunto da quella dei food blogger.

In principio fu Salvini

Lui, che per dimostrare all’Italiano medio di essere un suo pari (e non uno da “cene eleganti”), popolò i suoi profili social di selfie con pane e Nutella, foto di bucatini Barilla al sugo Star (due etti eh, che se non mangi ti sciupi), immagini familiari di pizza goffa fatta in casa con le classiche fettone di mozzarella industriale.
Cose che abbiamo più o meno mangiato tutti (a volte decisamente meglio, ma a volte pure un po’ peggio) e che quindi sì, probabilmente hanno l’effetto di renderlo più vicino alla maggior parte di noi.

Certo, non è esattamente il tipo di comunicazione che ci aspetteremmo dal Ministro dell’Interno, in particolare quando arriva a indossare la casacca da pasticciere di una pasticceria a caso, trasformandosi davvero nella copia di un food blogger qualsiasi.

Non c’è dubbio, però, che se il Vicepremier e il suo “consigliere strategico della comunicazione” Luca Morisi (un guru del web, almeno a giudicare dal suo stipendio di 65mila euro lordi l’anno) continuano in quella direzione, significa che funziona.

Giorgia Meloni e le eccellenze italiane

Dall’inizio di maggio a questa parte, pure il profilo della leader di “Fratelli d’Italia” si è popolato di foto di cibi . Ma se Salvini fa leva, in senso stretto, sulla pancia degli Italiani, mostrando piatti da due etti di pasta scadente o fettone di pane e cioccolata in barba a ogni dieta, Meloni ha deciso di giocare su un piano più “alto”: quello della difesa dell’italianità, (con riferimenti, tra le righe, alla necessità di proteggere i nostri prodotti dalle normative europee). Una strategia già tentata,  a suo tempo, anche Matteo Salvini, in un curioso passaggio dalla Nutella ai pizzoccheri di Teglio, salvo poi ritornare alla birra della grande distribuzione e alle collezioni di pupazzetti a tema food del supermercato.

matteo salvini instagram

Gli argomenti, nel caso della linea intrapresa dalla leader di Fratelli d’Italia, sono ben più sostanziosi di un piattone di spaghetti al ragù pronto, bisogna ammetterlo. Ad esempio, in un video su Twitter, Meloni ci racconta come una spesa media di frutta e verdura arrivi un po’ da ogni dove, tranne che dall’Italia.

Insomma, la classica battaglia da portare avanti a livello comunitario, ma non entriamo nello specifico merito politico e parliamo d’altro, parliamo di Instagram, da sempre il regno preferito dai food blogger, dove Giorgia Meloni ultimamente si scatena per far conoscere a tutti i suoi seguaci le eccellenze italiane. La focaccia pugliese, ad esempio. Le arancine (o arancini), sulla cui sessualità si era interrogata già qualche settimana fa. L’aglio bianco del Polesine (da usare “contro i vampiri dell’Unione Europea”) e, in ultimo, la “mitica torta Paradiso, dolce tradizionale tipico della pasticceria lombarda”.

giorgia meloni aglio

giorgia meloni; eccellenze italiane

Fino ad oggi, fino alla difesa del babà (semplice o colorato..).

Ora, le questioni sono due:

  1. Non ci risulta, al momento, che il babà sia sotto minaccia;
  2. Comunque la si pensi, i post “gastronomici” della Meloni sono più alfabetizzati rispetto a quelli di Salvini. E’ evidente che si rivolga a un bacino di utenti differente, ed è spassoso notare come una tattica social basata sul coinvolgimento degli utenti – nonché potenziali elettori – attraverso il tema del cibo possa declinarsi in maniera differente. Matteo parla all'”uomo della strada”, come si dice, Giorgia punta all’orgoglio, attraverso la tipicità, senza toccare, nemmeno per sbaglio, prodotti di aziende estere o multinazionali.

La difesa delle eccellenze alimentari italiane, certo, è un tema che ci piace e ci appassiona tantissimo. La difesa dell’italianità in cucina semplicemente in quanto italianità, invece, ci sembra un discorso un tantino più opinabile. Per dire, non tutte le torte Paradiso sono eccellenti, cara Meloni. E, a volte (ma solo a volte) è l’erba del vicino quella più verde, bisognerebbe semplicemente ammetterlo.

I formaggi francesi, per esempio, è dura da ammettere ma..