Il Prosecco è il primo vino ad accogliere la fascetta tricolore, nuovo contrassegno di Stato e strumento anti-contraffazione. Ma non sembra un po' superfluo?
Il format itinerante di DiPizza arriva nelle Marche con tanto di presentazione del primo volume dedicato alla kermesse.
Sinner trionfa, ed è doccia di bollicine: sull'etichetta c'è scritto Asti, ma la stampa lo chiama Champagne. Si giocava in casa e abbiamo comunque fatto autogol.
"Cinesi di m*rda", dice il pizzaiolo razzista. Poi arrivano i telegiornali di Taiwan, e il registro cambia: ma no, è che "noi italiani siamo gente scherzosa".
Basta macaron: Chiara Ferragni non ne vuole più sapere, e opta per una vita sobria. Così si dice, almeno.
Il sommelier può diventare un divo? E il Master of Wine? Se l'hanno fatto gli chef possono riuscirci anche i colleghi del mondo del vino: qualche tentativo esiste già e sembra ben assestato.
Per pianificare missioni più lunghe occorre risolvere il nodo del cibo nello spazio: l'Agenzia Spaziale Europea ha un'idea.
La serranda del Quintalino, l’hamburgeria di Alessandro Cattelan, si è abbassata nel silenzio: niente annunci, niente notizie, niente post su Instagram. Che è successo?
So di non sapere, diceva Socrate. The Less I Know the Better, dice Tame Impala. "Chardonnay", dicono i Super Vino Bros. Sbagliano di continuo, eppure vincono sempre. Come fanno? Grazie alla vulnerabilità.
"I soldi non sono mai stati il punto" dice Joe Bastianich mentre si fa aria con un mazzo di banconote. Il sarcasmo è sottile come un baobab.
Uno studio forte di premio IgNobel ha provato che l'alcol è talmente efficace nel sciogliere la lingua da migiorare la pronuncia quando si parla una lingua straniera. Ma vale con tutte le lingue?
Mark Anderson ha aperto il The Ruddington Arms 12 anni fa, e da dieci è sulla Guida Michelin. La decisione di chiudere, però, è inappellabile.