Come conservare il caffè? Sfatiamo i falsi miti

Tutta la verità (e i falsi miti) su come conservare il caffè, dalla scelta in chicchi o macinato, il contenitore giusto, le temperature e il tempo di conservazione

Come conservare il caffè? Sfatiamo i falsi miti

Siamo un popolo di poeti, santi, navigatori e di… bevitori di caffè. Ne consumiamo circa 6 kg all’anno pro capite ma sappiamo come conservarlo? Contenitore in vetro o di latta? Frigo o temperatura ambiente? Proviamo a chiarire tutti questi dubbi e a smentire alcune leggende metropolitane, partendo dalla scelta a monte tra caffè in chicchi o macinato fino a chiarire qual è il tempo massimo per conservare il caffè.

Caffè macinato o in chicchi?

caffè e chicchi

Per praticità siamo abituati a comprare il caffè in polvere, ma, purtroppo, la miscela macinata fa perdere buona parte dell’aroma alla bevanda. I chicchi, invece, resistono molto di più al deterioramento e garantiscono una maggiore permanenza della fragranza e di tutte le caratteristiche organolettiche del caffè. Quindi, se volete gustare un caffè dal gusto inebriante e intenso, dotatevi di un buon macinino e scoprirete la differenza.

Qual è il contenitore giusto?

contenitori caffè

Il grande dilemma che assilla gli amanti della moka è quello su dove conservare il caffè una volta aperta la confezione. I pacchetti di caffè sono confezionati sottovuoto proprio per evitare che gli aromi e i profumi si disperdano. Inoltre, le confezioni sono sempre scure, per proteggere la miscela anche dalla luce. Questo perché il caffè teme l’aria, l’umidità, il calore e la luce.

A casa, quindi, dovremmo cercare di mantenere le stesse caratteristiche di “difesa”.

  • No assolutamente a contenitori trasparenti, perché la luce altera la qualità del caffè (in polvere ma anche in chicchi). Quindi, vanno bene i barattoli di vetro purché scuri.
  • Sì a contenitori ermetici, per limitare il disperdersi dell’aroma e della fragranza del caffè e, soprattutto, per evitare che la miscela assorba altri odori dall’esterno.
  • Infine, il barattolo non dev’essere troppo grande, in modo da non lasciare troppa aria nel contenitore.

Frigo sì o frigo no?

caffè moka

Un’altra delle questioni più dibattute riguarda il luogo dove conservare il caffè.

Negli anni si è diffusa l’abitudine di conservare il caffè in frigo. Sfatiamo questo mito una volta per tutte: il caffè non va assolutamente in frigorifero!

Questo perché, se è vero che il caffè soffre le temperature troppo calde o troppo fredde, è ancora più vero che teme gli sbalzi termici.

Nel tirar fuori il recipiente dal frigorifero si procurerebbe uno shock termico e si favorirebbe anche la formazione di condensa all’interno del contenitore, due elementi che danneggiano la qualità del caffè.

Il caffè mantiene inalterate le sue qualità organolettiche a una temperatura che va dai 15 ai 25 gradi, con un’umidità vicina al 50%.

Sulle confezioni campeggia la scritta “conservare in un luogo fresco e asciutto”, quindi è sufficiente riporlo in una credenza chiusa e al riparo da fonti di calore.

Aggiunta di ingredienti “salva-aroma”

cucchiaino caffè

Altro mito da sfatare è quello che vuole l’aggiunta nel contenitore di alcuni ingredienti “miracolosi” per conservare la fragranza e l’aroma del caffè.

Secondo alcune leggende metropolitane mettere un tappo di sughero o una buccia di mela nel caffè serve a mantenere la giusta umidità nel barattolo. Niente di più sbagliato!

Anzi, la presenza di elementi estranei all’interno della miscela contribuisce ad alterarne il sapore e accelera il processo di deterioramento del caffè.

Quanto tempo possiamo conservare il caffè?

moka

Il caffè è un prodotto alimentare e, come tale, ha la sua data di scadenza. In realtà, la data riportata sulle confezioni si riferisce alla conservazione delle proprietà organolettiche del prodotto. Il caffè è un alimento secco, per cui non ha una vera e propria scadenza.

La confezione chiusa mantiene inalterata la fragranza del caffè per circa 24 mesi. Trascorso questo tempo non vuol dire che il caffè sia imbevibile o poco sicuro ma, semplicemente, non ha più quel gusto e quell’aroma tipici. Potete però sempre utilizzarlo per realizzare qualche ricetta a base di caffè.

Diverso il discorso per la confezione aperta. Anche se conservato in un contenitore ermetico, al riparo da luce e da fonti di calore, è preferibile consumare il caffè nel giro di poche settimane.