Come trasformare la frutta secca in farina

Basta poco per trasformare la frutta secca in farina: mandorle, nocciole, pistacchi e compagnia bella vanno però trattati bene... vi sveliamo noi come fare.

Come trasformare la frutta secca in farina

Se siete pieni di frutta secca e avete già fatto indigestione a furia di sgranocchiarla… non vi resta che cambiare strategia: ecco come trasformarla in farina, una soluzione che vi consente di ottimizzare spazio e soprattutto creare dessert e pietanze nuove e meravigliosamente buone.

La farina di frutta secca – che solitamente è di mandorle, nocciole e pistacchi ma non è raro trovare anche quella di noci – è un’ottima fonte calorica di grassi e proteine, nonché un’alternativa naturalmente senza glutine alla classica farina. Tra le più usate in assoluto c’è la farina di mandorle: inutile ricordarvi che è ingrediente fondamentale dei macarons, anche se è sempre un rischio farla in casa perché per questi dolcetti è assolutamente necessario sia molto fine; la farina di nocciole è invece la più gettonata per la pasta frolla o biscotti, mentre quella di pistacchi è molto apprezzata nel pan di Spagna.

Ecco quindi come trasformare la frutta secca in farina, partendo da frutta secca spellata – anche se, volendo, potete anche saltare quest’ultimo passaggio.

Regola N1: fatela asciugare e tostare bene

frutta secca essiccata

Per frutta secca intendiamo “frutta” con pochissima acqua all’interno, quindi appunto noci mandorle nocciole. Contiene poca acqua, ma tanti oli (sono quelli che ne sprigionano poi l’aroma), quindi per prima cosa la frutta secca va fatta essiccare ovvero asciugare ulteriormente. Potete usare l’essiccatore, magari dopo averla tritata grossolanamente, oppure il forno a bassa temperatura (50-60°C) e per diverse ore. Più riuscirete ad asciugare la frutta, meno incorrerete nel rischio botulino. Tutto ciò è necessario anche se avete bisogno di conservarla a lungo.

Dopo, tostatela

La frutta secca asciugata è ora pronta per essere resa farina, ma se volete un risultato finale saporitissimo e aromatico, tostatela: 170°C per 5-6 minuti.

Come frullarla

frutta secca frullata

Ora che avete la frutta secca pronta pronta per diventare farina, scegliete con attenzione lo strumento che userete per macinarla. Tenete conto del fatto che il procedimento “stressa” inevitabilmente la frutta secca, con due rischi:

  • si ossida, surriscaldandosi eccessivamente;
  • diventa oleosa, perché non asciutta e/o perché frullata eccessivamente

Lo strumento adatto è un mixer o food processor, ovvero qualsiasi robot da cucina munito di lame e che possibilmente abbia la funzione “pulse”: questa fa azionare lo strumento ma in modo che rallenti ogni 2-3 secondi, per evitare di surriscaldare troppo l’alimento. In assenza di questa funzione, fatelo voi a mano interrompendo molto spesso l’apparecchio.

Attenti alla consistenza

Se vedete che la farina diventa oleosa, significa che uno dei passaggi descritti nei punti precedenti è andato storto: in questo caso, la farina di frutta secca non può essere conservata a lungo e deve essere usata nell’immediato.

Setacciatela

Un consiglio in più: setacciate la farina di frutta secca, per avere una consistenza più polverosa ed eliminare eventuali pezzi troppo grossi o residui di buccia e gusci.