Le videoricette sono i nuovi selfie con filtro

Faccia sempre in primo piano: nelle videoricette, ormai, non è protagonista il cibo bensì chi cucina. Come un selfie fatto con un panorama mozzafiato, ma lasciato sfocato dietro di sé.

Le videoricette sono i nuovi selfie con filtro

Volto sexy, filtro piallante, hashtag #justme. Se vi sembrano gli ingredienti giusti per il selfie perfetto non siete aggiornati sui trend in fatto di videoricette, fino a poco tempo fa composte di passaggi utili, montati per insegnare o suggerire qualcosa, ora perlopiù susseguirsi di primi piani egoriferiti. Ci siamo giocati pure le ricette insomma, anche in questo campo il soggetto (la preparazione di un piatto?) è solo un mezzo per promuovere l’unica cosa che ci interessa: noi stessi medesimi.

Non è la solita dissertazione sul professionismo e il non professionismo: il tema attraversa trasversalmente tutti e tutto, dal recensore che alimenta il proprio ego fingendo di criticare un ristorante all’influencer che pone l’attenzione su di sé attraverso l’assaggio del fusillo cucinato, cucinato non importa come.

Assaggi orgasmatici

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Assaggiare alla fine un boccone della propria creazione è un conto, farlo emulando Meg Ryan in Harry ti presento Sally è tutta un’altra cosa. Occhi che roteano come nell’attimo pre-onanistico, o chiusi come se si stesse per svenire dal piacere, mano sventolata convulsamente per sottolineare quanto si è stati bravi. Il concetto di “fare l’amore con il sapore” è ormai sdoganato da tanto tempo, ma nella pubblicità il punto focale era il prodotto, non la vostra persona.

Lo stampo di silicone è la nuova Reflex: siamo tutti pasticceri Lo stampo di silicone è la nuova Reflex: siamo tutti pasticceri

E il punto poi non è nemmeno questo – mi si perdoni – perché assaggi del genere vogliono comunicare la perfezione di ciò che nel video è appena stato cucinato: ma lo hai cucinato tu per venderlo a me, come dovresti descriverlo se non strepitoso?

Voiceover emozionali

Ridoppiare le videoricette con la funzione voiceover è un altro tratto distintivo dei contenuti web moderni. E ok, ci sta. Ma mi spiegate perché sussurrate, in modo quasi viscido e lascivo, oppure puntate sempre a parole strappalacrime anche quando preparate il sanguinaccio?

Panettone: i grandi alveoli sono le nuove tette Panettone: i grandi alveoli sono le nuove tette

Accidenti, il tal stesso ricordo o esperienza, la nonna che vi ha insegnato tutto, la battaglia che avete vinto, il momento buio che state passando può essere speakerato con più naturalezza e credibilità. Con più spontaneità. Invece no: è palese che ci si concentri per essere più ASMR possibile, esattamente come si sta li a selezionare il selfie venuto meglio tra 70 scattati.

Inquadrature food porn

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Infilare lentamente il dito nella crema alla vaniglia non mi fa venire voglia di mangiare proprio la crema, tra le presenze nel video (un po’ perché che schifo… un po’ perché avete capito). Ma lo sapete benissimo ed è proprio per questo che scegliete di fare gesti simili: top scollati ad altezza ciotola, pettorali ignudi, frutto messo in bocca con aria peccaminosa. Lo fate per rendere meno interessanti gli ingredienti che state usando, per focalizzare l’attenzione su voi stessi. Lo fate perché sapete che anche se vi metteste li a fare come ricetta il pollo di Elisabetta Canalis saprete che la gente guarderà voi, i like pioveranno inesorabili, e il vostro ego sarà appagato. E chissenefrega del cibo.