Tutte le differenze tra limone e cedro

Le differenze tra limone e cedro che, pur essendo simili e appartenendo alla stessa famiglia, viaggiano su binari paralleli.

Tutte le differenze tra limone e cedro

Entrambi agrumi, entrambi simili dal punto di vista botanico, entrambi con scorza profumata e polpa frizzantina… ma, esattamente, quali sono le differenze tra limone e cedro (e i punti in comune)? Vi forniamo un prospetto chiaro a riguardo, che vi possa servire a scegliere quale tra i due usare se volete preparare qualcosa di fresco.

Se cercate ispirazione siete ovviamente nel posto giusto: provate il liquore al cedro, oppure la torta tenerina al limone; per qualcosa di salato suggeriamo senza dubbio alcuno il risotto con blu di bufala e limone.

Un genere comune: Citrus

citrus

 

Tutti gli agrumi appartengono al genere Citrus e il loro capostipite è il cedro. Possiamo quindi dire che il limone sia parente del cedro. Entrambi appartengono alla stessa famiglia, le Rutacee.

Tuttavia, se con limone intendiamo sia il frutto in sé sia l’omonima pianta da frutto, il cedro è invece frutto di un arbusto.

Storia e origine

Cedri

Le origini del limone sono incerte, non è semplicissimo trovare l’esatto punto geografico o storico di inizio di questo agrume tanto amato in ogni forma e in ogni angolo del pianeta. Si presuppone arrivi dalla Cina e che la sua storia sia cominciata comunque migliaia di anni fa. Coinvolti nell’albero genealogico del frutto anche la Birmania e l’Impero Romano. Ora è coltivato in gran parte del mondo.

Per il cedro la storia cambia un po’: c’è meno incertezza. Sembra che questo nobile agrume sia stato diffuso dal popolo ebraico in tutto il Mediterraneo, area geografica dove ha immediatamente messo radici sia in senso letterale sia culturale della parola. cedro fu diffuso dagli ebrei in tutto il bacino del Mediterraneo. Non è prerogativa del Mediterraneo: il cedro è coltivato anche in India, in Brasile, negli Stati Uniti, in Australia e anche in Medio Oriente.

Varietà più celebri

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Sono molte le varietà di limone che abbiamo a disposizione, e ci concentreremo sulle 11 varietà italiane che è tassativo conoscere: eccole in questo articolo, elencate e descritte.

Le varietà di cedro sono principalmente quattro: il cedro Cipriano, dell’Atlante, del Libano e dell’Himalaya. La varietà più pregiata e ricercata è la Liscio di Diamante, usata da tutti i rabbini per la Festa di Sukkoth in quanto proprio questa varietà di agrume è descritta nelle sacre scritture. Ci sono poi il cedro Gigante, il Piretto, quello dell’Etna, il particolarissimo cedro Mano di Buddha.

Raccolta e stagionalità

 

I limoni sono sempre disponibili, ma non è casuale questa cosa in quanto le piante fioriscono più volte all’anno: la prima fioritura ci regala i limoni primofiore a settembre e ottobre, e quelli invernali tra dicembre e aprile. La seconda fioritura porta ai limoni bianchetti. La terza fioritura è tra agosto e ottobre e ci porta i limoni verdelli.

Per i cedri la stagionalità è più circoscritta: la loro maturazione è prevista tra fine ottobre e gennaio.

In Italia

Il territorio italiano dedicato alla produzione dei limoni è molto vasto, anche se si concentra soprattutto nelle regioni meridionali – con evidenti eccezioni, basti pensare alla Liguria. La regione che incide di più sulla produzione italiana ed europea è la Sicilia.

La Calabria, invece, è la regione italiana che più è coinvolta nella produzione di cedro, non sono a livello nazionale ma anche europeo. Parliamo in particolar modo della Riviera dei Cedri a Cosenza.

Scorza esterna

scorza del cedro

 

Il limone, che sia di grandi dimensioni o più piccole, ha generalmente una forma regolare e una scorza dal colore brillante: varia dal verdognolo al giallo acceso, con sfumature spesso tenui. Al tatto si percepisce uno spessore di scorza ridotta a favore di una polpa che prende la maggior parte del frutto.

Il cedro ha un aspetto decisamente più grezzo e bitorzoluto e può assumere forme completamente diverse non solo tra una varietà e l’altra ma anche quando provenienti dallo stesso arbusto. Il cedro ha la particolarità di essere composto da scorza spessissima che custodisce polpa solo nel cuore.

Sapore della polpa

 

Veniamo al sapore di questi agrumi. Per il limone non c’è molto da dire perché bene o male il suo sapore è conosciuto: aspro ma con un retrogusto comunque dolce, versatilissimo nel dolce o nel salato. La scorza è molto profumata e dolce, anch’essa sfruttabile in cucina sia a crudo sia in cottura.

Del cedro si usa perlopiù la scorza, che ha un sapore amarognolo, aspro, intenso. In cucina si usa soprattutto per liquori, decotti e canditi.