Carlo Cracco: elenco di cose e persone, soprattutto patatine, citate nell’intervista al Corriere della Sera

Carlo Cracco: elenco di cose e persone, soprattutto patatine, citate nell’intervista al Corriere della Sera

Difficilmente gli storici divideranno la storia dell’umanità in un prima e un dopo l’intervista data oggi da Carlo Cracco a Chiara Maffoletti del Corriere della Sera. Vi basti l’incipit per capirlo: “I suoi libri sono sempre attesissimi (l’ultimo è Dire Fare Brasare, Rizzoli), conduce due programmi tv, i giornali gli offrono copertine” bla bla.

Ma a difesa di Maffoletti, solo parzialmente inebetita dal fascino della barba sale e pepe di Cracco, bisogna dire che ha fatto all’aristochef l’unica domanda che ha senso fargli, rimasta per troppo tempo senza risposta. Sì certo, quella sulle patatine.

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— “Con la popolarità sono arrivate le pubblicità, c’è chi l’ha criticata per quella delle patatine”.

— “La tv sta in piedi per la pubblicità. La Rai potrebbe dedicare qualche rete a fare cultura, ma, altrimenti, senza pubblicità la tv si spegnerebbe. A me non piace né fare il santo né quello che se ne frega. Cerco sempre di valutare cosa faccio. Ovvio che le patatine sono in prodotto di massa, ma prima di accettare ho studiato l’azienda”.

— E le mangia?

— “Sempre mangiate”. Che qualcuno storca il naso e dica che mi sono venduto ci sta, fa parte dell’esposizione. Ma in Francia, il più grande chef di tutti i tempi, Paul Bocuse, firma pubblicità anche delle mutande e nessuno si sgona di criticarlo”.

Non di sole patatite parla il sex symbol della cucina italiana. Ecco un elenco di persone e cose citate nell’intervista.

PROGRAMMI DI CUCINA: sono troppi? C’è un abuso del genere ma d’altra parte Masterchef in replica dopo un anno e quando tutti danno com’è finito fa ascolti record. Come lo spiega? Una teoria ce l’ho, è originale. Non tutto quello che viene fatto sulla cucina è interessante. A volte sono programmi di livello basso…”

JUNIOR MASTERCHEF: Non mi piace quando la tv propone i bambini come piccoli fenomeni. Junior Masterchef è fatto bene ma non lo amo. Sull’infanzia sono cauto. Non basta essere capaci di fare i cuochi, con i bimbi bisogna stare attenti.

COLLEGHI DI MASTERCHEF: Come si trova con i colleghi di Masterchef? Vogliono farci passare da separati in casa, invece andiamo d’accordissimo. Quest’anno abbiamo avuto ancora più feeling.

LA GENTE: la fermano per strada? Eh purtroppo sì. Alcuni hanno paura perché sanno che sono severo.

BELLEZZA: Dicono che lei sia il più bello. Il merito al 99,9% è di Rosa (la sua compagna). Prima non ero un mostro ma non mi sentivo bello. Con lei è venuta fuori quella parte, ma non la uso per ottenere nulla.

MASTERCHEF: “Sarà il suo ultimo Masterchef? No, assolutamente. Non decidiamo noi ma vedo difficile un cambio per come sta andando”.

E voi che un po’ ci speravate. GUFI che non siete altro.

[crediti | Corriere della Sera]