Uno dei grandi contributi di noi fissati per il cibo è la meticolosità che aiuta a capire, applicata a questioni che ad altri paiono irrilevanti quando non cretine, tipo la mozzarella di bufala campana.
Vero, l’ironia sottotesto di solito non rientra nel nostro dna, la regola è prendersi sul serio. Così scegliere un caseificio o l’altro individua allo stesso modo che stare con la camicia bianca di Renzi o con la maglia della salute di Maurizio Landini. Preferire mozzarelle (nel salernitano/battipagliese meno sapida ma equilibrata, nel casertano più saporita e prorompente) rinforza gli affetti o separa per generazioni, crea sette, élite e sub-élite, rinvia a punti di vista inconciliabili tra loro come tifare Juve o Roma (al netto del Rocchi horror picture show).
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La questione è cruciale perché riguarda un bisogno cronico di molti umani peninsulari con accesso a una carta di credito: trovare una mozzarella di bufala sublime.
E siccome questo è il web, non dimenticatelo, il posto dove le cose si condividono da bravi fratelli, segnalate subito a Gente del Fud –il sito che mappa, commenta e tramanda i prodotti tipici nazionali, a quale caseificio vi rivolgete quando la voglia di mozzarella di bufala vi sorprende impietosa. Facciamo anche un regalo, sapete? 12 kg di pasta Garofalo. Per portarsi a casa la pasta non limitatevi a commentare, bisogna segnalare.
Per quanto riguarda noi, dopo il più recente assaggio alla cieca abbiamo trovato sempre irresistibili le mozzarelle di questi caseifici:
Caseificio Torricelle di Capaccio – Paestum; Caseificio Rivabianca di Capaccio; Caseificio Barlotti di Paestum per la provincia di Salerno.
Antico Caseificio Petrella di Aversa; Caseificio Il Casolare di Alvignano; La Latteria della Bufala di Capua per la provincia di Caserta.
Come ogni prodotto deperibile, la mozzarella va mangiata subito, se non è possibile va conservata a temperatura ambiente nel suo liquido. Se per caso sono passati 3 giorni e ancora non l’avete toccata, prima di farlo immergetela in acqua calda (35°-40°) per 10 minuti. Trascorso il quarto giorno va messa in frigo e usata come ingrediente per altri piatti.
Bene, mentre voi segnalate gli indirizzi giusti i blogger di Gente del Fud propongono una ricetta spettacolare, la parola passa a Maria Grazia Viscito, foodblogger del sito Cooking Planner:
Mozzarella con la polpetta intorno.
Ingredienti
400 gr di vitellone macinato (o qualsiasi altro tipo di carne che preferite, anche mix)
120 g di pane raffermo (solo la mollica…io ho usato del pan carrè preso dal mio fornaio)
1 uovo
mezzo bicchiere di latte
sale
olio di arachidi per friggere
2 cucchiai di parmigiano
3 cucchiai di vino bianco
aglio e prezzemolo tritati (che non ho messo per evitare lamentale da quei due..ma ci stanno bene)
una confezione di mozzarelline piccole
Procedimento
30 minuti prima di fare l’impasto, ammollare il pane con il latte. Strizzarlo bene e mescolarlo a tutti gli altri ingredienti (l’ho fatto col ken per comodità e uniformità ma ovviamente si fa benissimo anche a mano).
Prendere una noce di impasto con la mano sinistra, mettere al centro una mozzarellina e ricoprirla completamente con la carne.
Attenzione a non fare uno strato esageratamente sottile attorno alla mozzarella altrimenti la polpetta si aprirà in cottura (provare per credere!).
Friggere a 170° in olio di arachidi, pochi pezzi alla volta.
E adesso torniamo a bomba: quali imperdibili caseifici volete segnalare a Gente del Fud? Vi aspettano 12 kg di pasta Garofalo.
[Crediti | Foto di copertina: Slow Food]