Sicurezza alimentare: “Ho trovato un fungo nel succo Santal”

Sicurezza alimentare: “Ho trovato un fungo nel succo Santal”

Ciao redazione di Dissapore“: inizia così la mail di un nostro lettore che ha bisogno di trovare conforto (a un problema di sicurezza alimentare). Quello che scrive è uno come voi, quindi fate conto che potrebbe essere successo anche a voi. Solo che, fortunatamente per Santal (quindi Parlmalat), è successo a lui che non sembra avere intenzioni bellicose nonostante abbia trovato un blob orripilante nel succo di frutta.

Ricapitoliamo: un paio di giorni fa riceviamo questa mail in cui si dice se siamo interessati alle fotografie e al video di un oggetto non identificato uscito (dopo parto cesareo) dalla confezione in tetrapak non scaduta e regolarmente acquistata al supermercato di un succo all’ananas di Santal.

Pensate alla vostra cara mamma che è convinta che bere succo d’ananas bruci tutti i grassi in eccesso, e ne acquista a tonnellate da dieci anni senza vedere risultati, ma senza nemmeno demordere. Non si fanno questi scherzi alle mamme indifese.

Le foto ci raccontano di una sorta di fungo a forma di fetta di pancarrè cresciuto a dismisura nella confezione del succo, comprata in un supemercato di Brescia, e fanno un po’ orrore. Come in una qualsiasi trama horror che si rispetti, “la cosa” sicuramente non vuole il bene del nostro lettore.

Allora ci si consulta, si sentono pareri, ci si perde in congetture e scetticismi, fino a che oggi mi sono decisa a sentire al telefono il lettore. Non vuole apparire, resta nell’anonimato non tanto per vergogna dell’accaduto (ci mancherebbe), ma forse più spaventato da una cosa un po’ più grande di lui.

Fungo succo Santal

Fungo Santal succo

La storia che ci racconta G. è semplice e agghiacciante: al supermercato, qualche giorno fa, compra per la madre il succo d’ananas. Al momento dell’apertura il succo non esce, nemmeno capovolgendo la confezione di 180 gradi. Quale strano scherzo del destino impedisce la fuoriuscita del bramato succo d’ananas?

Incuriosito, G. prende un coltello e poi letteralmente incide con precisione certosina (e come fosse in sala operatoria) la confezione in tetrapak.

A questo punto, la macabra scoperta.

Dentro il suo succo è cresciuto un fungo (o una muffa, o chissà quale mostruosità che è quella “cosa” grigia e viscida che vedete nelle foto), una roba da far spavento anche a chi mangia Camembert un po’ vecchiotto.

Il blob si è formato sulla superficie del succo, e sotto c’è ancora il succo liquido, nell’aspetto identico a quello “sano”. “Non puzzava” precisa G., “certo non profumava di violetta, ma non aveva un odore forte”.

Dopo breve ricerca, il nostro lettore scopre che Santal significa Parmalat e trova il numero di telefono da chiamare. Qui lo ascoltano, non sembrano tanto stupiti dell’accaduto e rispondono che “può succedere nel caso di confezioni con delle falle”.

Ma, a detta di G., la confezione era intatta, anzi si era leggermente gonfiata da quanto “la cosa” spingeva crescendo. E poi, per finire, il classico “sì, sì, la richiamiamo noi”. Da qui l’oblio.

Fungo succo Santal

Fungo succo Santal

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I malpensanti possono anche credere alla bufala, io stessa non ho visto coi miei occhi l’accaduto, ma credo che i mitomani si stiano estinguendo.

Detto ciò, abbiamo fatto le nostre brave verifiche. Su G., che è effettivamente ciò che dice, sulle immagini, che non sono fotomontaggi né hanno conosciuto l’onta di Photoshop, e su quel viscido blob.

Ci siamo rivolti a un micologo. L’esperto ci ha spiegato che nei succhi lasciati aperti può capitare che si formi della muffa, ma certo non una “cosa” del genere. Anzi, secondo lui è troppo grande per essere solo un fungo. Il fatto che non appartenga a nessuna specie da lui conosciuta lo ha portato a formulare un’ipotesi ancora più inquietante. E’ possibile che dentro il succo sia caduto un insetto e che la sua decomposizione, insieme all’azione di funghi e batteri, abbia creato il mostro.

A noi ha suggerito di scrivere a Santal, ma l’avevamo fatto subito finora senza ricevere risposta, al lettore di portare il succo alla Asl di competenza per le analisi.

Fungo nel succo Santal

Ma G. non se l’è sentita, ha buttato tutto e vuole dimenticare in fretta questa disavventura.

Del resto voi al posto suo cos’avreste avreste fatto?

AGGIORNAMENTO delle 10:34 – Prima risposta di Santal: “buongiorno, abbiamo già mandato la segnalazione all’ufficio qualità, per le dichiarazioni le stiamo raccogliendo e torniamo a breve da voi. Grazie mille”.