Carnevale di Venezia, cosa bisogna provare

Carnevale di Venezia, cosa bisogna provare

Avete tempo fino al 5 marzo per fare un salto al Carnevale di Venezia. Ma non sentitevi pantofolai o affetti da agorafobia se preferite declinare l’invito: di questi tempi la città dell’amore non è proprio il luogo più tranquillo del mondo, semmai è una meta imperdibile per gli amanti di castagnole, frittelle, crema fritta alla Veneziana e galani, che prima o poi, rigorosamente in questo periodo dell’anno e con lo sfondo della laguna, bisogna provare.

Date un’occhiata alla nostra guida alle specialità veneziane, ideali per vivere il vostro viaggio gastronomico al meglio.

Baccalà mantecato

baccalà mantecato

È una ricetta antichissima, introdotta intorno al ‘500 dall’isola di Røst (in Norvegia), importante per la lavorazione dello stoccafisso. Oltre ad essere un must della cucina di laguna, è un piatto semplicissimo, che prevede pochi ingredienti: olio, sale, pepe, aglio, alloro e limone. Insomma, diffidate dalle imitazioni pompose e rimaneggiate.

Bigoli

È un tipo di pasta diffuso in tutta la regione. La troverete in moltissime varianti, ma vi raccomando di assaggiare i bigoli mori (ovvero, la versione scura in farina integrale) in salsa di cipolle e acciughe, che sono tipici di Venezia. Un avvertimento: la cipolla si sente, qui, come un po’ dappertutto nella cucina del luogo.

Lasagnette

È una versione ridotta della lasagna – non sono letteralmente delle mini-lasagne (la forma è più simile a quella delle fettuccine), ma la sfoglia sottile le ricorda molto. Si accompagnano generalmente col nero di seppia, ma si mangiano anche come secondo piatto, servite con la polenta bianca.

Sarde in saor

sarde in saor

Questo piatto si rifà alla cultura ebraica ed è un antipasto fritto a base di pesce, pinoli, uva passa e – indovinate un po’? – cipolle. La versione alternativa, cucinata in particolar modo per lo Shabbat (il giorno di riposo ebraico), viene invece preparata con le sogliole.

Fegato alla veneziana

Anche in questo caso, le cipolle non mancano (e in generale, è un piatto molto strong, dal sapore metallico). Solitamente, nei ristoranti viene cucinato con il fegato di vitello, ma esistono anche delle varianti fatte con il maiale, oltre ad una versione che prevede l’aggiunta di una mestolata di brodo.

Cicchetti e Tramezzini

Di cichetti e tramezzini abbiamo già parlato, ma ci teniamo a sottolineare quanto entrambi siano lo spuntino perfetto: economici, alla mano, uno tira l’altro, come si dice. Che rappresentino un caposaldo della gastronomia veneziana è appurato, specialmente a fronte dei ridicoli agguati dei ristoranti turistici, con i loro immancabili spaghetti allo scoglio.

Castagnole

castagnole-ricetta

Se le contendono un po’ dappertutto, ma questo non è un motivo per farsele mancare. Si tratta di un dolce tipico del Carnevale: se di solito fritto, ne esiste anche una versione al forno, semplice o imbevuto di rum, dalle più svariate farciture: insomma, un dolce che non si smette mai di scoprire.

Frittelle

Si scrive “fritole” e si pronuncia senza la “l”, ma la sostanza è sempre la stessa. La vera frittella è quella liscia, con uvetta e pinoli, ma ne esistono moltissime varianti, con la crema chantilly (anche qui, credo che la “l” sia da omettere), al cioccolato, alla nocciola o allo zabaione. Giusto qualche giorno fa abbiamo fatto il tour delle pasticcerie e dei forni di Venezia per raccontarvi dove mangiare le più autentiche.

Crema fritta alla veneziana

Si tratta di semplici e succulenti bocconcini di crema fritta (talvolta la tradizione può essere davvero..confortevole?!), da accompagnare, secondo l’usanza del luogo, a un bicchiere di passito. Nasce come preparazione per riutilizzare gli avanzi di crema, anche se la preparazione prevede un maggior utilizzo di amido e farina, per renderle più sode.

Galani

Simili alle chiacchiere, più sottili e allungati nella versione veneziana, con una doratura meno grezza. Come potrete immaginare, non c’è pasticceria che non li proponga in questo momento dell’anno.