Anthony Bourdain: la sua biografia non autorizzata non mette in buona luce Asia Argento

La nuova biografia non autorizzata di Anthony Bourdain cerca di spiegare le cause del suo suicidio e non mette certo in buona luce Asia Argento.

Anthony Bourdain: la sua biografia non autorizzata non mette in buona luce Asia Argento

Si preannunciano scintille con l’uscita della biografia non autorizzata di Anthony Bourdain. Il libro vorrebbe fare luce sugli ultimi giorni di vita dello chef, cercando di spiegare le motivazioni del suo suicidio, ma finisce col mettere in cattiva luce diversi personaggi, fra cui anche Asia Argento, la sua ex compagna.

La biografia uscirà in libreria solamente l’11 ottobre, ma il New York Times ha già pubblicato in anticipo alcuni dei contenuti di Down and out in paradise scritto dal giornalista Charles Leerhsen. L’editore Simon and Schuster ha annunciato che la biografia uscirà comunque, nonostante le diffide e le minacce di causa per diffamazione da parte di chi viene citato nel volume, fra cui Cristopher, il fratello dello chef e Asia Argento.

L’attrice ha spiegato che aveva detto chiaramente a quell’uomo che non poteva assolutamente pubblicare nulla di quello che gli aveva detto. E invece nella biografia sono stati messi nero su bianco anche gli ultimi messaggi che lo chef aveva scambiato con l’ex compagna.

Anthony Bourdain e Asia Argento

Secondo quanto riferito dalla ricostruzione di Leershen, Asia Argento avrebbe minacciato di rompere con Bourdain dopo che lo chef si era arrabbiato via sms per una foto in cui l’attrice era stata ritratta mentre flirtava con il giornalista francese Hugo Clement nell’albergo romano Hotel de Russie. Nel messaggio Anthony aveva scritto di non essere geloso del fatto che lei fosse stata con un altro uomo: lui non la possedeva, lei era libera. Tuttavia lei non aveva avuto riguardi per lui, per il suo cuore e per la sua vita.

Questo è solo uno dei messaggi pubblicati nella biografia: al suo interno trovano spazio più di 80 interviste, documenti, mail, messaggi del telefono e messaggi presi dal laptop dello chef. Oltre ad Asia Argento, anche diversi parenti e amici hanno protestato contro i contenuti del libro. Christopher Bourdain ha spiegato che ogni volta che si parla della loro famiglia, o sono cose inventate o sono cose sbagliate.

Tuttavia Leerhsen continua per la sua strada anche perché supportato da Ottavia Busia-Bourdain, la seconda moglie dello chef e sua confidente fino alla morte, avvenuta nel 2018 per suicidio in una camera d’albergo in Francia dopo una giornata di lavoro.

In uno degli ultimi messaggi scritti prima del suicidio, Anthony avrebbe detto a Ottavia di odiare i fan, di odiare il fatto di essere famoso e di odiare il suo lavoro: si sentiva solo e viveva in uno stato di perenne incertezza. Negli ultimi giorni prima del suicidio, lo chef si sarebbe iniettato steroidi, beveva troppo, andava a prostitute ed era sopraffatto dalla crisi sul lavoro e dalla crisi del rapporto con Asia Argento.

Secondo Leerhsen, lo chef si sarebbe impiccato dopo una serata di cibo e bevute in eccesso. La foto che ritraeva Asia mentre flirtava col giornalista, risaliva solamente a cinque giorni prima: quando Bourdain l’aveva vista si era arrabbiato tantissimo, tanto che nei giorni successivi avrebbe googlato di continuo il nome della compagna. Tuttavia Anthony aveva confidato a Ottavia che era innamorato senza speranza di Asia.

A proposito: se vi state chiedendo perché Leerhsen si sia appoggiato per la sua biografia a Ottavia, è presto detto. Oltre a essere stata la confidente dello chef (ricordiamo che la stessa Ottavia non aveva apprezzato molto il documentario sull’ex marito), accidentalmente è anche colei che controlla l’eredità del marito e quindi ha dalla sua tutti i cellulari e i computer di Bourdain. Fra l’altro il testamento di Bourdain non citava minimamente Asia Argento.