Australia: grave moria di pesci, migliaia di animali morti intasano il fiume Darling

Andiamo in Australia perché qui una grave moria di pesci ha colpito il fiume Darling: migliaia di animali morti stanno ora intasando il corso d'acqua.

Australia: grave moria di pesci, migliaia di animali morti intasano il fiume Darling

Se in Ohio è stata segnalata una grave moria di pesci e uccelli dopo il disastro ferroviario che ha colpito lo stato americano, ecco che in Australia un’altra grave moria di pesci ha colpito il fiume Darling: gli abitanti della zona segnalano la presenza di centinaia di migliaia di pesci morti nel fiume, le cui carcasse stanno letteralmente intasando il corso d’acqua.

Da cosa è stata causata la moria di pesci in Australia?

pesci morti

Sono stati i residenti della città di Menindee, nello stato del Nuovo Galles del Sud, a circa mille km di distanza a ovestdalla capitale dello stato Sydney, a denunciare per primi l’accaduto alle ambientali. Gli abitanti di questa remota cittadina si sono svegliati una mattina e si sono trovati di fronte allo spettacolo raccapricciante di centinaia di migliaia di pesci morti che galleggiavano nel vicino fiume Darling.

Allarmati dalla cosa, gli abitanti hanno subito segnalato la cosa alle autorità preposte, chiedendo che il fiume venisse bonificato il prima possibile. Ma da cosa è stata provocata questa moria? L’ipotesi più accreditata sostiene che i pesci siano morti a causa dei bassi livelli di ossigeno del fiume Darling, il secondo fiume più lungo dell’Australia.

Purtroppo la zona non è nuova a situazioni del genere. Già nel 2018 e nel 2019 milioni di pesci erano morti a causa della siccità, della scarsa qualità dell’acqua e degli improvvisi sbalzi di temperatura.

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Karen Page, una residente di Menindee, ha spiegato che questo è un grave problema per la cittadina: oltre all’acqua piovana, infatti, i residenti si affidano per il 100% alle acque del fiume per quanto riguarda le utenze domestiche. Secondo Page, le autorità non hanno agito abbastanza tempestivamente: visti i precedenti, avrebbero dovuto portare le attrezzature necessarie per la bonifica subito, non appena sono state fatte le prime segnalazioni. E a quest’ora il fiume avrebbe già dovuto essere tutto ripulito.

Ma a quanto pare così non è stato. Le forze dell’ordine dello stato hanno comunicato che a Menindee è stato allestito un centro operativo di emergenza per coordinare la bonifica delle acque e lo smaltimento dei pesci morti. Inoltre bisognerà organizzare anche la fornitura di acqua pulita. Il che vuol dire che si è ancora nella fase organizzativa e che, all’atto pratico, nulla è ancora stato fatto.

Secondo Joy Becker, professore che si occupa di animali acquatici presso l’Università di Sydney, ha spiegato che ci vorrà parecchio tempo prima che l’ecosistema del fiume possa riprendersi. Questo vuol anche dire che, per parecchio tempo, nel fiume potrebbe esserci una certa carenza di pesce. E che quei pochi pesci che ci saranno, avranno una taglia più piccola della media.

Inoltre il rischio è che specie ittiche infestanti possano soppiantare la popolazione di pesci autoctoni della zona, complicando ulteriormente il recupero delle specie locali.