Barilla, niente danni ai dipendenti e alle strutture in Turchia

Barilla fa sapere che il Gruppo non ha subito danni - né alle persone né alle strutture - a poche ore dal terremoto in Turchia.

Barilla, niente danni ai dipendenti e alle strutture in Turchia

La notizia che sta tristemente dominando la cronaca delle ultime ore è quella del terribile terremoto che ha si è abbattuto sulla Turchia meridionale, al confine la Siria. Le prime due forti scosse – una con magnitudo 7.8, la seconda leggermente più modesta a 6.7 – sono poi state seguite da altre scosse di minore entità e hanno innescato a una frenetica ricerca ai sopravvissuti nelle città e nei paesi di tutta l’area colpita. Tra le aziende italiane presenti sul territorio interessato dal sisma c’è anche soprattutto il Gruppo Barilla, che di fatto opera in questo contesto da ormai molti anni: fortunatamente, la società parmense ha dichiarato per vie ufficiali di non aver subito danni.

Barilla: la situazione in Turchia e piani per il futuro

barilla

L’annuncio è arrivato direttamente sotto forma di nota stampa, breve ma rassicurante: il Gruppo si è infatti premurato di fare sapere che non sono state registrate conseguenze “né per le nostre persone e nemmeno alle nostre strutture del sito produttivo” ad appena una manciata di ore dalle scosse che hanno sconvolto l’Anatolia e che stanno tenendo il mondo con il fiato sospeso.

Barilla si inventa la pasta a forma di cuore (ma non per il mercato italiano) Barilla si inventa la pasta a forma di cuore (ma non per il mercato italiano)

La situazione, al di là delle dichiarazioni del Gruppo Barilla, è tuttavia comprensibilmente difficile: come brevemente accennato in apertura – e come senz’altro avrete avuto modo di apprendere seguendo il flusso di notizie delle ultime ore – si contano migliaia di morti e dispersi, con nuove scosse che continuano ad abbattersi sull’area già martoriata dalle macerie. In questo contesto, Barilla fa sapere che si sta adoperando per capire “come poter supportare la popolazione in questa drammatica situazione”.

È bene notare, d’altronde, che lo stabilimento turco del gruppo parmense si trova di fatto nella cittadina di Bolu, situata nel nord del Paese – e dunque relativamente lontano dall’epicentro del sisma – e più precisamente lungo l’autostrada che collega Ankara e Istanbul. Qui lavorano 160 dipendenti e viene prodotta solamente pasta.

Rimane da vedere se il Gruppo cambierà i propri piani per il futuro: vi ricordiamo, ad esempio, che di recente l’azienda ha dichiarato la propria intenzione di investire un patrimonio di 30 milioni di euro nei due stabilimenti situati in Campania e in Puglia. La manovra, che dovrebbe prendere il via nel futuro più prossimo, punta naturalmente a espandere la propria capacità produttiva tramite la realizzazione di sei nuove linee di produzione in tutto (quattro a Marcianise e due e a Foggia), portando per di più alla creazione di sedici nuovi posti di lavoro.