Cacio Romano vince in tribunale contro il Pecorino Romano Dop: non ci sono rischi di confusione

A quanto pare il Cacio Romano ha vinto la sua battaglia in tribunale contro il Pecorino Romano Dop: non c'è alcun rischio di confusione per i giudici

Cacio Romano vince in tribunale contro il Pecorino Romano Dop: non ci sono rischi di confusione

Non tutti sanno che era in corso una battaglia legale fra Cacio Romano e Pecorino Romano Dop. Ebbene, questa formaggiosa disfida è stata infine vinta da Cacio Romano: quest’ultimo, infatti, ha vinto in tribunale contro il Pecorino Romano Dop. Per i giudici non esiste nessun rischio di confusione fra i due prodotti caseari.

Cacio Romano – Pecorino Romano Dop: 1 – 0

Pecorino Romano DOP

Breve recap dei due formaggi. Il Cacio Romano viene prodotto nel Lazio con latte laziale, mentre il Pecorino Romano DOP viene prodotto quasi totalmente con latte sardo.

A far finire la faccenda in tribunale era stato il Consorzio per la tutela del Formaggio Pecorino Romano Dop, sostenuto fra l’altro dai produttori di latte ovino sardo. Il Consorzio, infatti, aveva trascinato in tribunale la Formaggi Boccea, azienda che produce il Cacio Romano, quest’ultima sostenuta, invece, dalla Regione Lazio e dalla Coldiretti del Lazio.

Secondo il Consorzio i consumatori avrebbero potuto confondersi fra i due prodotti (come, non è dato saperlo visto che in comune hanno solo l’aggettivo “Romano”, ma uno è chiamato Cacio e l’altro Pecorino). Tuttavia i giudici alla fine hanno dato ragione al Cacio Romano: è praticamente impossibile confondere i due prodotti.

La sentenza del tribunale è stata chiara: il Cacio Romano potrà continuare a essere commercializzato con questo nome. Nonostante il fatto che i due formaggi abbiano la stessa “qualifica”, infatti, per i giudici non possono essere in alcun modo confusi visto che manca del tutto una “similitudine fonetica” e vista anche la “radicale diversità dei prodotti”.

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I giudici della Suprema Corte, poi, hanno sottolineato anche un fatto interessante che a quanto pare Pecorino Romano non aveva notato. Il Cacio Romano, infatti, ha registrato il suo marchio nel 1991, mentre la DOP del Pecorino Romano è stata registrata dalla Commissione Europea solo nel 1996. Quindi, forse, a ben vedere, sarebbe stato più logico che Cacio Romano avesse portato in tribunale Pecorino Romano visto che ha registrato il nome cinque anni prima.

Comunque si, anche se adesso i giudici hanno dato ragione a Cacio Romano, la questione non è sempre stata così chiara. Il primo grado di giudizio, infatti, aveva dato ragione al Consorzio del Pecorino Romano Dop, proibendo a Cacio Romano di usare quel marchio e quel nome, con tanto di sequestro delle forme in deposito e vendute dal caseificio romano.

Solo che poi, nell’agosto del 2018, ecco che la Corte di Appello di Roma ribaltò la sentenza di primo grado, dando invece ragione a Cacio Romano. E adesso, tramite il verdetto 7937, ecco che la Cassazione ha riconfermato quanto sostenuto dalla Corte d’Appello: non ci si può confondere in nessun modo.