Carlo Cracco: il suo Tagliere sul FrecciaRossa non convince, la replica dello chef

A quanto pare il Tagliere by Carlo Cracco proposto sul FrecciaRossa non convince del tutto, ma lo chef ha replicato alle critiche

Carlo Cracco: il suo Tagliere sul FrecciaRossa non convince, la replica dello chef

A quanto pare non tutti sono rimasti soddisfatti del Tagliere by Carlo Cracco presente nel menu dei treni FrecciaRossa. Sembra che diversi viaggiatori non abbiano gradito né la presentazione, né il servizio, arrivando a segnalare la cosa al Gambero Rosso. Ovviamente la notizia è arrivata anche alle orecchie dello chef: la sua replica non si è fatta attendere.

Qual è il problema con il Tagliere di Carlo Cracco sul Frecciarossa?

Carlo Cracco

Se ricordate, a fine dello scorso anno era saltata fuori la notizia che sarebbe stato proprio Carlo Cracco a firmare il menu del nuovo FrecciaRossa Milano – Parigi. Fin qui tutto ok, non fosse che alcuni viaggiatori non hanno esattamente apprezzato la proposta.

Un cliente ha spiegato che “non solo presentano salumi e formaggi come se fossero stati realizzati da uno chef del livello di Cracco, ma anche il servizio fa ribrezzo: fettine di bresaola arricciate su se stesse. Non è una cosa degna di tale nome: né la bresaola, né per il calibro del cuoco”.

Il suddetto Tagliere, oltre a contenere della bresaola, propone anche o Parmigiano Reggiano Dop o Mozzarella di Bufala Campana Dop. Al netto del “Salvate la povera bresaola arricciata”, onestamente non è male come Tagliere, ma l’offerta non ha convinto alcuni passeggeri.

Carlo Cracco tra i trenta chef a sostegno del progetto SLA Food, per unire cucina e medicina Carlo Cracco tra i trenta chef a sostegno del progetto SLA Food, per unire cucina e medicina

Così ecco che Carlo Cracco ha deciso di dire la sua e, sempre al Gambero Rosso, ha fatto sapere che lui firma e prepara solo un piatto all’interno di un menu come questo: di solito si tratta di un primo, o un riso o una pasta, ma a volte anche un secondo tratti dalla tradizione regionale. Inoltre il piatto cambia di mese in mese: il suo piatto è uno solo all’interno del menu e non sempre è il Tagliere.

Parlando nello specifico del Tagliere, ecco che in realtà fa parte di un paniere di offerte che in un treno non può mancare visto che c’è chi può spendere 10 euro e chi ne può spendere il triplo. Inoltre su un treno è necessario proporre anche cose meno complesse che non richiedano per foza la cucina.

Cracco specifica che a lui il Tagliere “sembra una cosa decente”, così come ha senso la scelta del Parmigiano, uno dei grandi prodotti del Made in Italy e la scelta della bresaola, un salume tradizionale di bovino che, oltre al fatto di essere un’eccellenza italiana, è un prodotto che può essere mangiato anche da chi non mangia il maiale.

Lo chef ha poi specificato l’ovvio: non può certamente controllare cosa succede in ogni singolo vagone ristorante di ogni treno (lo chef non si trova certo nel vagone ristorante intento a riempire il Tagliere con le sue mani). Inoltre ha anche difeso quanto fatto da Itinere, la società che si occupa materialmente della ristorazione sui treni di TrenItalia.

Secondo Cracco Itinere fa un grande lavoro nella formazione dei suoi 4mila dipendenti, ma su questi numeri ci può stare che ci sia anche chi è meno attento e ha meno cura nella preparazione e nel servizio.