Caro bollette, l’aumento del gas si scarica sulla spesa alimentare con circa 9 miliardi in più

Il caro bollette ha un effetto a valanga sulla spesa alimentare: secondo le stime della Coldiretti, i rincari costeranno alle famiglie 9 miliardi in più.

Caro bollette, l’aumento del gas si scarica sulla spesa alimentare con circa 9 miliardi in più

Le più recenti fiammate del prezzo del gas hanno travolto la spesa alimentare determinando nuovi aumenti dei costi per l’acquisto di fertilizzanti a base di azoto: questa tipologia di sostanze, infatti, rappresentano circa il 70% del totale impiegato e sono di fatto prodotti dall’azoto ottenuto dall’aria e dall’idrogeno ottenuto dal gas, il cui costo, per l’appunto, è schizzato alla stelle. Secondo le stime redatte dalla Coldiretti in riferimento al caro bollette, i rincari in questione dovrebbero abbattersi sulla spesa delle famiglie con circa 9 miliardi di euro in più nel 2022, con le grande distribuzione che si prepara ad aumentare i prezzi di tutti i prodotti e le aziende del settore primario che sperano in un intervento delle autorità governative.

Scontrino spesa

Aziende che, di fatto, si sono trovate a dover fare i conti con rincari che vanno dal +170% dei fertilizzanti al +129% per il gasolio – fiammate che inevitabilmente andranno a determinare nuovi cambiamenti nei consumi degli italiani, di fatto già in preda a una forte contrazione a causa del forte tasso di inflazione. Importante notare, per di più, che i prezzi dei fertilizzanti furono già gonfiati mesi addietro con l’inizio della guerra in Ucraina: il blocco delle esportazioni, tanto dal cosiddetto Granaio d’Europa quanto dalla Russia, fu tra le prime conseguenze dello scoppio del conflitto.

Il risultato, secondo la lettura proposta dalla Coldiretti, è che “più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività e ben oltre 1/3 del totale nazionale delle imprese agricole (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea”.