Caro energia, Cia-Agricoltori si rivolge al Governo: “Occorre salvare le aziende”

Il caro energia sta mettendo in ginocchio il settore primario: Cia-Agricoltori lancia un appello al Governo.

Caro energia, Cia-Agricoltori si rivolge al Governo: “Occorre salvare le aziende”

L’autunno sta arrivando. No, non si tratta di uno spin-off un poco più ottimista del Trono di Spade, ma una considerazione che, alla luce dei più recenti rincari ai costi energetici e ai danni causati dalla crudele morsa della siccità, suscita enormi (e comprensibilissime) preoccupazioni negli operatori della filiera agricola. “Quello che più spaventa e preoccupa è la tenuta del settore primario” ha commentato a tal proposito il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini “perché se crolla il primo anello della filiera, crolla anche il Made in Italy”. Un’eventualità che, considerando le conseguenze già anticipate del caro energia, pare assumere sempre più nitidamente i connotati della realtà dei fatti; e che potrà essere sventata solamente con l’intervento del Governo.

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A tal proposito la Cia ha lanciato una serie di proposte per i candidati di tutti gli schieramenti alle prossime elezioni, individuando nella lotta alla siccità – sotto forma, beninteso, di interventi a lungo termine e non emergenziali – e nel contrasto ai danni da fauna selvatica le priorità assolute. “Serve mettere mano a un piano agricolo di rilancio per salvare famiglie, aziende e Made in Italy” continua in tal senso Fini. “Quello che più emerge dalle tante testimonianze che raccolgo dai territori è tanto attaccamento a questo lavoro ma, in questo momento storico, tanto sconforto perché si fa fatica a produrre e stare dentro i costi. Molte aziende sono a rischio chiusura”.

In questo senso, l’appello di Fini è quello di un’equa distribuzione del valore lungo la filiera per aiutare gli agricoltori a produrre e avere marginalità di guadagno – un po’ come, per intenderci, ha fatto la filiera del pomodoro da industria. “Il settore primario è il più esposto e se ne sente parlare troppo poco” conclude Fini, facendo ancora riferimento al caro energia. “Ma quello che fa più arrabbiare è che sembra scontato che per qualsiasi tipo di attività è normale aumentare i prezzi dei propri prodotti rispetto ai rincari invece stranamente per l’agricoltura bisogna cercare di mantenere i prezzi ai livelli degli scorsi anni”.