Carrefour: dipendenti licenziati su WhatsApp, la risposta dell’azienda

Prosegue la vicenda di Carrefour e dei dipendenti licenziati tramite WhatsApp: adesso è l'azienda a rispondere, spiegando come siano andate le cose.

Carrefour: dipendenti licenziati su WhatsApp, la risposta dell’azienda

Sta tenendo banco in questi giorni la notizia di Carrefour e dei dipendenti licenziati su WhatsApp. Ebbene, adesso arriva la risposta dell’azienda. Se ricordate, i dipendenti del Carrefour di Crotone, in Calabria, si sono trovati di punto in bianco senza lavoro, licenziati tramite un messaggio su WhatsApp. Ma cosa è accaduto? Breve riassunto.

52 dipendenti del Carrefour di Crotone sarebbero stati licenziati in tronco tramite un messaggio arrivato su WhatsApp. I dipendenti, nel momento in cui hanno ricevuto il messaggio, si trovavano a casa: il giorno prima, infatti, il supermercato era stato chiuso a causa della mancata fornitura della merce e dello stop alla fornitura di energia elettrica.

Ovviamente i dipendenti sono insorti e hanno continuato a presidiare il supermercato, stazionando di fronte a quelle saracinesche ormai abbassate e protestando contro Francesco Perri, titolare della società Grande Distribuzione lametina. Nel frattempo, poi, Carrefour Italia si è dissociata totalmente dalle azioni dell’imprenditore. Tramite un comunicato stampa, Carrefour Italia ha ribadito che Perri gestisce un punto di vendita in franchising.

Open aveva poi riportato il messaggio di Franco Perri inviato al direttore del supermercato: “Oggi sono partite le lettere per la cessazione dell’attività, la mia volontà di non lasciarvi senza lavoro non è riuscita. Se riusciamo a fare l’inventario, i soldi che ricaviamo li destiniamo a voi. Fammi sapere e abbracciami tutti”. Anche la modalità di licenziamento è stata alquanto anomala: i lavoratori prima sono stati obbligati a prendere le ferie forzate e poi, quando sono tornati al lavoro, hanno trovato le serrande chiuse.

E adesso arriva la risposta di Grande distribuzione lametina. Tramite una nota fornita ai sindacati, ha difeso il suo operato sostenendo che il 16 ottobre avevano comunicato ai dipendenti che il punto vendita sarebbe stato chiuso per inventario, con conseguente comunicazione di far usufruire delle ferie a tutti i dipendenti della sede. La nota, visionata anche da Open, porta la data del 19 ottobre, ma la Cisl l’ha ricevuta solamente nella giornata di ieri.

La nota prosegue poi dicendo che nella medesima giornata del 16 ottobre sono stati comunicati ai sindacati i licenziamenti collettivi per la riduzione del personale e quindi in attesa di un esame congiunto per valutare la suddetta comunicazione, i dipendenti sarebbero rimasti in ferie.

[Crediti | Open]