Caserta: bimbo di 10 anni con salmonella, ancora un caso legato ai wurstel

Un bambino di 10 anni di Caserta è stato risultato affetto da salmonella: l'Asl locale ha ritirato un lotto di wurstel dai supermercati.

Caserta: bimbo di 10 anni con salmonella, ancora un caso legato ai wurstel

La salmonella ha colpito in quel di Caserta: secondo quanto emerso dai rapporti redatti dal personale sanitario dell’Asl locale la vittima sarebbe un bambino di appena 10 anni, che presentava sintomi quali nausea, vomito, febbre, forti dolori addominali, crampi allo stomaco e diarrea. Sintomi che, di fatto, hanno immediatamente suggerito al personale medico che si è occupato del caso la presenza di una tossinfezione alimentare, successivamente confermata in seguito al compimento di una indagine epidemiologica. Naturalmente le autorità sanitarie si sono poi occupate di tentare di risalire al cibo consumato dal nostro piccolo protagonista nelle ore precedenti al malore, e hanno finito per individuare come responsabili alcuni wurstel.

Wurstel e salmonella: il richiamo dell’Asl

medici

Il personale medico dell’Asl, mirando naturalmente a tutelare la salute dei consumatori, ha dunque proceduto con l’erogare il regolare richiamo di allerta alimentare. Nello specifico, l’oggetto delle indagini della Asl casertana sono i wurstel Lecock di pollo e tacchino Scarlino in confezione da dieci, che sono stati opportunatamente ritirati dai supermercati locali e delle zone limitrofe.

“La conferma della causa della tossinfezione alimentare si è avuta a seguito di campioni ufficiali eseguiti sui wurstel dai servizi veterinari ed inviati all’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno” si può leggere nell’avviso emesso dalle stesse autorità sanitarie di Caserta. “Si tratta di Wurstel Lecock di pollo e tacchino Scarlino in confezione da 10 unità da 100 grammi cadauna con lotto/scadenza 02/03/23 L1, prodotto dal salumificio Scarlino srl di Taurisano (Lecce) e distribuito in molti esercizi di vendita nel territorio della Campania e della provincia di Caserta”. L’invito ai consumatori, naturalmente, è quello di astenersi dal consumare il prodotto ma riportarlo invece quanto prima al punto vendita in cui è stato acquistato. Sfortunatamente non ci sono ancora aggiornamenti sullo stato di salute del bambino in questione (a cui auguriamo la pronta guarigione).

Vi segnaliamo, per di più, che non si tratta certamente della prima volta in cui vi riportiamo di casi di questo genere legati al consumo di wurstel: nella stessa giornata di oggi – venerdì 18 novembre – abbiamo già avuto modo di segnalarvi un richiamo per rischio di allergeni per un singolo lotto dei Wurstel Suillo di Cesare Fiorucci; e certamente ricorderete del cosiddetto affaire listeriosi che, tra le ultime battute di settembre e i primi giorni di ottobre, aveva causato almeno sei morti e ben sessantuno casi sul territorio italiano. Il focolaio aveva naturalmente attirato anche l’attenzione del ministero della Salute, che si era occupato di emanare una serie di precauzioni da seguire per evitare il contagio.