Chivasso: la Torteria negazionista chiude i battenti per sempre

Vi ricordate la Torteria negazionista di Chivasso? Quella no vax, non Green Pass etc etc? Ebbene: adesso arriva la notizia che chiude definitivamente i battenti.

Chivasso: la Torteria negazionista chiude i battenti per sempre

Tutti di sicuro ricorderete le vicende pandemiche della Torteria negazionista di Chivasso. La sua proprietaria, fervente non vax e no Green Pass, si era vista più volte chiudere l’attività in quanto non rispettava le norme e le restrizioni anti Coronavirus. Ora, dopo un tira e molla continuo fra ricorsi e contro ricorsi, ecco che è arrivata la notizia che la pasticceria chiuderà definitivamente i battenti. Per sempre.

Non andate a cercare la pagina Facebook perché qui risulta ancora aperta. In realtà la proprietà è sotto sfratto, il locale è vuoto e se siete a Chivasso, in provincia di Torino, vedrete che sulla vetrina d’ingresso campeggia l’avviso di sfratto che è stato eseguito dagli Ufficiali Giudiziari del Tribunale di Ivrea il 1 agosto.

Tecnicamente lo sfratto per morosità a causa di un debito di circa 10mila euro, risalirebbe al 26 aprile 2021. Solo che, ironia della sorte, proprio a causa del Covid è diventato esecutivo a giugno 2022, venendo poi prorogato fino al 1 agosto per svuotare i locali.

Il locale ormai è vuoto: dopo dieci anni di attività nel locale di via Orti, nella pasticceria non rimane più niente. Via gli arredi, i tavoli e i macchinari.

chiuso

La cronistoria di questa Torteria era diventata tristemente famosa durante il lockdown e le restrizioni soprattutto della primavera 2021. La sua proprietaria, Rosanna Spatari, no vax, no mask e no Green Pass convinta, aveva continuato a ignorare le restrizioni anti Coronavirus, riaprendo la pasticceria nonostante le chiusure imposte dalle forze dell’ordine per violazioni ripetute delle norme anti Covid-19, organizzando manifestazioni contro i vari DPCM e aperitivi disobbedienti, il tutto radunando folle di persone contrari ai vaccini e al certificato verde, il tutto ovviamente senza mascherine e senza distanziamento (e per questo motivo i partecipanti non mask erano stati pure multati).

Le continue violazioni e provocazioni della donna avevano scatenato le proteste dei cittadini e così, dagli di multa oggi, dagli di chiusura domani, ecco che il Tribunale di Ivrea nel maggio 2021 aveva disposto la chiusura del locale.

Più di recente, in realtà, due sentenze del tribunale avevano dato ragione a Rosanna. La prima era quella della Corte di Cassazione che aveva sostenuto che l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità non costituiva reato in quanto il primo decreto del 23 febbraio 2020 parlava di violazione del codice penale, ma il decreto del 25 marzo 2020 depenalizzava quelle stesse violazioni. Il riferimento era al provvedimento di chiusura e sequestro preventivo imposto dal tribunale del riesame di Torino.

La seconda sentenza, invece, arrivava dal giudice di pace di Ivrea che aveva deciso di accogliere il suo ricorso in merito all’ordinanza di chiusura del 19 aprile 2021, quella che aveva previsto cinque giorni di stop dopo che il 31 ottobre 2020 i controlli della Guardia di Finanza avevano permesso di scovare una decina di clienti nel locale dopo le 18 (all’epoca era l’orario massimo consentito).

Tuttavia alla fine la Torteria, nonostante proteste e ricorsi, è stata comunque costretta chiudere. E questa volta in via definitiva.