Colussi: bonus ai dipendenti durante il Coronavirus, ma solo col 100% delle presenze

Sta facendo discutere il bonus che Colussi ha voluto dare ai suoi dipendenti che lavorano nonostante il Coronavirus: verrà dato solo col 100% delle presenze.

Colussi: bonus ai dipendenti durante il Coronavirus, ma solo col 100% delle presenze

Anche Colussi ha deciso di dare un bonus ai dipendenti che continuano a lavorare nonostante l’epidemia da Coronavirus. Tuttavia, in questo caso, fa discutere una postilla inserita dall’azienda: il bonus verrà sì erogato, ma solo col 100% delle presenze.

Diverse aziende hanno deciso di dare dei bonus ai dipendenti che continuano a lavorare durante questa emergenza e che contribuiscono a mandare avanti la filiera alimentare (traduci con: grazie al lavoro di queste persone troviamo gli scaffali dei supermercati e nei negozi riforniti). Foodlab ha dato un bonus, così come Nestlé e San Pellegrino, Lavazza con 250 euro, Bofrost, Ferrero, Callipo… Questi solo per citare alcune aziende.

Tuttavia è la prima volta che ci capita di imbatterci in restrizioni simili. Come riportato dal sito Tuttoggi, praticamente il Gruppo Colussi darà un bonus di 250 euro lordi ai dipendenti. Se però il lavoratore farà due assenze, il bonus diminuirà. Se ne farà tre, verrà annullato.

Ovviamente la cosa non è piaciuta all’Ugl agroalimentare: il gesto è stato apprezzato, ma sarebbe stato meglio non inserire nessuna penalità. Nel messaggio diramato da Colussi si legge che il bonus da 250 euro verrà erogato a quegli operai che durante il mese garantiranno il 100% delle presenze, compresi i turni di flessibilità positiva.

In pratica se il dipendente mancherà un giorno di lavoro, gli verranno tolti 50 euro; due giorni in meno vorranno dire 100 euro in meno; tre giorni di assenza e il bonus si azzera. Inoltre le assenze inferiori alle 8 ore verranno anche esse calcolate.

Massimo Morelli, segretario di Ugl Agroalimentare Umbria, ha dichiarato che ha apprezzato il fatto che l’azienda abbia acconsentito a premiare i lavoratori, anche se si dichiara rammaricato di non aver discusso insieme della modalità di erogazione del bonus. Inoltre ricorda che la Ugl aveva chiesto di aumentare la percentuale base oraria giornaliera per i mesi di marzo e aprile e non di dare un bonus che variasse in base alle assenze fatte.

[Crediti | Tuttoggi]