Coronavirus: 80 Ambasciatori del Gusto chiedono di sospendere i tributi nelle zone colpite

A causa del Coronavirus 80 Ambasciatori del Gusto hanno chiesto al Governo di sospendere i tributi per i lavoratori del settore della ristorazione che si trovano nelle zone colpite dalla quarantena.

Coronavirus: 80 Ambasciatori del Gusto chiedono di sospendere i tributi nelle zone colpite

A causa del Coronavirus, 80 Ambasciatori del Gusto chiedono di sospendere i tributi nelle zone colpite. Alcuni aderenti dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto (AdG) hanno richiesto una sospensione degli obblighi tributari delle imprese del settore della ristorazione per le regioni colpite dal virus Covid-19.

L’Associazione, che annovera fra i suo membri nomi del calibro di Carlo Cracco, Antonino Cannvacciuolo, Enrico Bartolini, Andrea Berton, Cristina Bowerman, Anthony Genoverse, Eugenio Boer, Giancarlo Perbellini e i Cerea, ha voluto in questo modo sottolineare come l’emergenza sanitaria stia danneggiando tutto il comparto.

Tale richiesta nasce dalla considerazione che il panico generato dalla psicosi da Coronavirus danneggi economicamente il settore della ristorazione. Per questo motivo viene chiesto ai ministri preposti di abolire gli obblighi tributari nelle regioni colpite dal Coronavirus. Inoltre si chiedere a Regione e sindaci di provvedere a stilare programmi di decontribuzione e di defiscalizzazione per imprese e titolari di partita IVA della filiera (ricordiamo che i titolari di partita IVA a qualsiasi livello, se per un qualsiasi motivo non possono lavorare, non sono tutelati in nessun modo: per loro non esistono ferie pagate, permessi retribuiti, sussidio di disoccupazione o cassa integrazione come per i dipendenti. Tuttavia, anche se non lavorano e non hanno introiti, sono tenuti a versare di tasca loro contributi previdenziali e acconti vari).

Viene anche chiesta la possibilità di sospendere dall’impiego i dipendenti durante il periodo di quarantena, accedendo però ai fondi di disoccupazione.