Coronavirus, Lombardia: la Regione dà il via libera alle misure di sostegno per le attività economiche danneggiate

La Regione Lombardia ha dato il via libera alle misure di sostegno per le attività economiche danneggiate dal Coronavirus. Ecco di cosa si tratta.

Coronavirus, Lombardia: la Regione dà il via libera alle misure di sostegno per le attività economiche danneggiate

Buone notizie per le imprese penalizzate dal Coronavirus: la Regione Lombardia dà il via libera alle misure di sostegno per le attività danneggiate dall’epidemia da virus Covid-19. Il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno che comprendeva diversi punti:

  • apprezzamento per il lavoro di medici, infermieri e operatori sanitari “impegnato senza sosta nell’attività di assistenza e per la professionalità dimostrata”
  • apprezzamento agli amministratori locali per essere “in prima linea” nella gestione di questa emergenza
  • apprezzamento al personale regione, alla Protezione Civile, ai volontari, al Governo, alle Prefetture e alle Forze dell’Ordine per il lavoro svolto
  • sostegno al Presidente Fontana e all’Assessore al Welfare Gallera
  • approvazione della mozione per sostenere le attività danneggiate dal Coronavirus

In particolar modo quest’ultima mozione nasce dalla fusione di quattro mozioni diverse presentate da Partito Democratico, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Lega. Tramite questo documento il Presidente Fontana e la Giunta regionale si impegnano a garantire misure dirette di sostegno straordinarie (sia sotto forma di contributi che di finanziamenti agevolati) verso le piccole e medie imprese e i liberi professionisti che sono rimasti danneggiati dai provvedimenti restrittivi messi in atto in Lombardia per arginare la diffusione del Coronavirus (tutto questo entro i limiti delle risorse disponibili nel Bilancio regionale).

Inoltre il Presidente Fontana e la Giunta regionale si impegnano anche a spingere sul Governo affinché anche quest’ultimo si attivi per garantire sostegno alle attività imprenditoriali, lavorative ed economiche. Fra le azioni richieste ricordiamo:

  • creazione di un Fondo nazionale di solidarietà per sostenere attività economiche, Famiglie e Enti locali (e che venga attivato velocemente)
  • esenzione temporanea da tributi e adempimenti fiscali/burocratici
  • esenzione del pagamento di utenze da parte di liberi professionisti, attività commerciali, artigiani e tutte le categorie produttive danneggiate dalle ordinanze restrittive in tutta la Lombardia, non solo nella fascia rossa
  • agevolare la viabilità in modo da permettere ai pendolari di ottimizzare il tempo casa-lavoro
  • attivare un tavolo ufficiale con Banche e Istituti finanziari per dilazionare i termini di pagamento delle rate dei mutui
  • istituire un fondo per cassa integrazione straordinaria per quei lavoratori che hanno perso anche solo temporaneamente il posto di lavoro
  • sostegno a istituzioni, attività e operatori del settore artistico e culturale
  • consentire ai dipendenti che hanno sintomi influenzali di comunicare a distanza col medico in modo che questi possa redigere il certificato senza che il malato debba per forza andare dal dottore
  • sostenere esercenti del settore ristorazione e intrattenimento tramite esenzione dei tributi e creazione di uno specifico fondo di risarcimento
  • risarcimento e agevolazioni per le aziende del settore dei viaggi, turismo, trasporti, ricezione alberghiera e extra alberghiera
  • sostegno economico alle famiglie in difficoltà a causa della chiusura di asili e scuole, con anche risarcimenti delle rette già pagate
  • risarcimenti a operatori del settore mercatale e fieristico, sia per le spese sostenute che per gli introiti mancati
  • sostegno economico agli organizzatori degli eventi sportivi
  • sostegno economico degli operatori di attività collegate al benessere della persona
  • sostegno a tutte le realtà economiche e imprenditoriali della Lombardia con attività penalizzata direttamente o indirettamente dal Coronavirus e relative ordinanze restrittive
  • fare in modo che il Governo crei un’iniziativa analoga per ottenere sostegno dall’Unione Europea tramite la creazione di un Fondo europeo di solidarietà