Energy drink, anche la Polonia punta a vietare la vendita ai minori

La Polonia potrebbe presto vietare la vendita di energy drink ai minorenni.

Energy drink, anche la Polonia punta a vietare la vendita ai minori

Anche la Polonia sembra intenzionata a vietare ai propri cittadini minorenni di acquistare energy drink. Il disegno di legge, presentato nelle scorse ore dal ministro dello sport polacco, dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2024 ed è stato accolto con estremo favore da parte della comunità medica, che ha anche chiesto alle autorità governative di accompagnare la misura con l’avvio di campagne di sensibilizzazione sugli effetti di tali prodotti. I nostri lettori più attenti avranno notato che abbiamo insistito sul termine “anche”: l’iniziativa non è infatti esclusiva alla Polonia, tanto che in una cittadina australiana si stanno già sperimentando regole molto simili.

“È droga che sa di caramella”

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“Una bottiglia da un litro che costa pochi zloty in un discount fornisce tanta caffeina quanto 6-8 tazze di caffè nero” ha commentato il ministro dello sport e del turismo Kamil Bortniczuk. “Immaginate un bambino che, durante una pausa, si beve un litro di caffè. Le bevande energetiche sono droghe che sanno di caramella”. Bortniczuk, membro della coalizione di governo minore dei Repubblicani, ha parlato con i media nazionali lasciando trapelare un certo ottimismo, e non ha esitato a dichiarare che si aspetta che la sua proposta venga approvata prima della fine dell’attuale legislatura, in autunno.

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La misura è piuttosto semplice, e andrebbe ad applicare un divieto a tutte quelle bevande contenenti più di 50 mg/l di caffeina o taurina a persone di età inferiore ai 18 anni, ad eccezione delle bevande in cui questi ingredienti sono presenti naturalmente. Il divieto andrebbe ovviamente a estendersi anche ai locali degli istituti scolastici o ai semplici distributori automatici.

La proposta di Bortniczuk prevede per di più di vietare la pubblicizzazione alle fasce più giovani, cancellando il materiale pubblicitario dai luoghi pubblici o nella fascia oraria compresa tra le 6 e le 20 in televisione. Non mancherebbero, naturalmente, eventuali sanzioni a chi decide di violare il divieto: al momento l’ipotesi più battuta pare quella di applicare la norma già in vigore per quanto riguarda la vendita di sigarette ai minori, che comporta una multa di 500 zloty (106 euro).

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Sono previste sanzioni più salate per le violazioni del divieto di pubblicità, con multe che potrebbero spaziare dai 10 mila al mezzo milione di legge con eventuali pene detentive nei casi più gravi. Stando a quanto dichiarato da Bortniczuk pare che il disegno di legge possa contare sull’unanimità al parlamento: “Dalle conversazioni che stiamo avendo, sembra che, a parte alcuni gruppi del tutto insignificanti… la proposta sia sostenuta da tutte le forze politiche”.