Fast food: i consumatori votano le catene in base agli antibiotici nella carne

I consumatori degli Stati Uniti hanno votato le catene di fast food in base agli antibiotici presenti nella carne degli hamburger. Alcune sono state promosse, altre bocciate.

Fast food: i consumatori votano le catene in base agli antibiotici nella carne

I consumatori degli Stati Uniti votano le catene di fast food in base agli antibiotici nella carne: alcune sono state promosse, altre bocciate. Anzi: i consumatori USA hanno attribuito a molte delle più famose catene di fast food americane un voto negativo per quanto riguarda la politica in merito agli antibiotici usati nelle carni bovine alla base dei loro hamburger.

Il report, pubblicato su U.S. Pirg, è il risultato degli sforzi congiunti fra U.S. Public Interest Research Group Education Fund, Natural Resources Defense Council, Consumer Reports e Milken Institute School of Public Health alla George Washington University. Matt Wellington, co-autore e direttore della campagna, ha spiegato che l’uso eccessivo di antibiotici nell’industria delle carni bovine minaccia la salute dei consumatori.

Le aziende di fast food devono fare di più in tal senso, in quanto la questione è legata all’aumento dei batteri resistenti agli antibiotici che si verifica quando gli antibiotici vengono usati in maniera errata (traduci: faccio due giorni di antibiotico, poi sto meglio e smetto, perché fare una settimana come mi ha prescritto il medico? Risultato? Recidiva a breve con batteri diventati resistenti a quell’antibiotico) o in maniera eccessiva (traduci: ho l’influenza? Il raffreddore? Allora prendo l’antibiotico. Risultato? Antibiotico che non serve a nulla perché influenza e raffreddore sono malattie virali, non batteriche).

Ma ecco le classi di voti:

  • A: Chipotle Mexican Grill
  • A-: Panera Bread
  • B
  • C: McDonald’s, Subway
  • D+: Wendy’s
  • D: Taco Bell
  • F: Allpebee’s Grill and Bar, Arby’s, Olive Garden, Starbucks, Buffalo Wild Wing’s, Burger King, Chili’s. DQ, IHOP, Jack in the Box, Panda Express Chinese Kitchen, Little Caesars, Domino’s, Sonic America’s Drive-In, Pizza Hut

Come possiamo vedere, aziende famose anche qui da noi come Burger King, Starbucks (il problema qui è che Starbucks non ha una politica sull’uso degli antibiotici nelle sue catene di approvvigionamento di carne bovina visto che offre pochi prodotti in tal senso, ma ne ha una per il pollame), Domino’s e Pizza Hut non hanno raggiunto la sufficienza, anzi, sono gravemente insufficienti in quanto non hanno adottato politiche per risolvere la problematica dell’uso degli antibiotici in zootecnia. Insufficienti, ma meno peggio di queste, sono Taco Bell e Wendy’s: queste due aziende hanno sì dei piani in merito, ma non sono all’altezza della situazione.

Fanno progressi, invece, McDonald’s e Subway che riescono a raggiungere la sufficienza grazie alla decisione di ridurre l’uso di antibiotici nella loro catena di approvvigionamento, mentre vengono premiati con un bel voto Chipotle e Panera Bread, in quanto queste due aziende utilizzano fornitori di carni bovine che usano gli antibiotici solo quando gli animali si ammalano e non preventivamente (e inutilmente).

[Crediti | NBC News]