Franco Berrino ha suscitato le ire del veneto enologico, dopo le sue dichiarazioni in una recente partecipazione a Uno Mattina Estate.
Nella trasmissione andata in onda il 28 agosto scorso, il medico, noto per le sue posizioni spesso perentorie, anche stavolta non le ha mandate a dire, arrivando a sconsigliare fortemente il consumo dei vini prodotti nelle aree del Prosecco e della Valpolicella, secondo lui “posti terribili dove non c’è più un albero, soltanto viti diserbate piene di veleni”, proseguendo con l’invito a preferire “un vino vero, coltivato senza pesticidi”.
Parole che, come prevedibile, hanno suscitato l’indignazione e le forti reazioni da parte dei rappresentanti del settore e delle istituzioni locali.
“Infangati pesantemente”
Tra i primi a intervenire, il consigliere regionale di Forza Italia, Alberto Bozza, ha definito le dichiarazioni di Berrino “vergognose e gravi”, sottolineando il danno d’immagine significativo arrecato ai viticoltori veneti. Bozza ha anche voluto evidenziare come il vino, se consumato con moderazione, rientri nella dieta mediterranea e non faccia male: posizioni altrettanto discutibili, ma le riportiamo.
Il consigliere ha inoltre accusato Berrino di “infangare pesantemente” territori riconosciuti come eccellenze vitivinicole internazionali esortando anche la Regione Veneto a intervenire per tutelare l’immagine della Valpolicella e del Prosecco.
Ancora più netta è stata la posizione di Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona, che ha parlato di un “attacco ingiusto e irresponsabile”: Vantini ha respinto l’accusa secondo cui il Valpolicella provenga da un territorio “altamente inquinato da pesticidi” definendola “grave e priva di fondamento”, sottolineando il costante impegno degli agricoltori che “stanno investendo in tecnologia e innovazione per garantire non solo la qualità organolettica dei nostri vini, ma anche la sicurezza e la salubrità dei prodotti”.
Il presidente ha poi ribadito che i produttori fanno “sforzi enormi per evitare l’uso di prodotti fitosanitari”, non solo perché non vogliono respirarli, ma anche per ragioni economiche, in quanto un abuso sarebbe controproducente e costoso.
La conclusione della sua nota non lascia spazio a interpretazioni: “certe dichiarazioni irresponsabili e denigratorie vanno a infangare l’immagine di un’intera area produttiva e rischiano di danneggiare il duro lavoro di intere generazioni di viticoltori. Non possiamo permettere che campagne denigratorie come queste mettano a rischio il nostro patrimonio”.
Le dichiarazioni “incriminate” di Berrino sono ora state rimosse dalla puntata di Uno Mattina Estate visionabile ora sua RaiPlay, e il taglio ben visibile al minuto 43 e 25 lo dimostra: basterà questo a placare le polemiche?